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L’imprenditore dietro Pegaso che vuole creare la più grande università online al mondo

Università Pegaso

Articolo tratto dal numero di febbraio 2021 di Forbes Italia. Abbonati!

Si scrive UniPegaso ma si può leggere Unicorno. Non per le affinità delle due creature leggendarie. Ma perché l’Università Telematica Pegaso, fondata dal geniale imprenditore napoletano 42enne Danilo Iervolino, potrebbe presto rivelarsi quello che in termini borsistici, e non mitologi, si chiama Unicorno, cioè una startup non ancora quotata che riesce a raggiungere un valore superiore al miliardo. “Volevo fare qualcosa che nessuno sarebbe stato in grado di realizzare, qualcosa che arrivasse così lontano da diventare irraggiungibile”, racconta Iervolino. “Ci ho messo passione, energia e perseveranza: così ho creato un’università dall’ottima reputazione, affidabilità e serietà. A distanza di anni sono rimasto un sognatore non ancora pienamente appagato ma, diciamo, soddisfatto”. Ma i sogni di Iervolino sono grandi e sembrano non finire mai. “Da un anno siamo stati partecipati da Cvc Capital Partners, uno dei più prestigiosi tra i fondi d’investimento, con l’idea di creare la più grande università online al mondo e già oggi siamo la prima in Europa sia per numero di studenti che per progetti intrapresi”.

Danilo Iervolino è il più giovane fondatore e presidente di un’università in Europa. Ideatore di un nuovo metodo di formazione basato sulla coniugazione tra apprendimento formale e informale ha fatto dell’innovazione e della formazione, una specie di mission a cui plasmare ogni sua azione imprenditoriale. Da qui l’idea del primo libro per Mondadori, Now! Strategie per affrontare le nuove frontiere del web e del suo ultimo libro (ed. Giapeto, luglio 2016) Just press start up – dall’idea all’impresa. È nel comitato direttivo dell’Aprom, Associazione per il progresso del Mezzogiorno; è fondatore di Certipass, l’unico ente erogatore dei programmi internazionali di certificazione delle competenze digitali Eipass, sul territorio comunitario ed è consigliere di Svimez. Presiede Unimercatorum, l’Università telematica delle Camere di Commercio con cui ha realizzato la prima partnership pubblico-privata nell’ambito della formazione accademica e ne possiede il controllo (66%). E poi, per seguire un’altra delle sue grandi passioni, le startup, ha anche acquisito una partecipazione nell’incubatore Digital Magics. 

Danilo Iervolino

Ma Iervolino non ha solo fatto acquisti. Nel 2019 ha ceduto a Cvc Capital Partners il 50% di Multiversity, la holding proprietaria delle università telematiche Pegaso e Mercatorum ma ha mantenuto il restante 50% della società e i ruoli di presidente e amministratore delegato. Il fondo d’investimento ha visto lungo entrando in Multiversity: il giro d’affari nell’ultimo anno è praticamente raddoppiato così come l’ebitda. La pandemia con la conseguente esplosione del digitale, ha dato una mano, facendo aumentare in modo esponenziale il numero degli iscritti e cominciando a costruire un nuovo modello di società basata molto di più sul web.

“I nostri dati sono negli ultimi cinque anni di una crescita del 30% ogni anno e del 65% nell’ultimo anno”, conferma il presidente di UniPegaso. “Un risultato dovuto al fatto che la formazione online viene vista come il primo grimaldello della ripresa economica quindi fondamentale e salvifica per uscire dalla crisi e competere a livello globale. Inoltre è stato sdoganato il modello di formazione universitaria online e quindi tutti si sono avvicinati. Anche i più tecno-scettici sono diventati tecno-entusiasti, hanno sposato la modalità di studio online e ne hanno apprezzato i benefici. L’azione salvifica del web rende più democratica e più flessibile l’apprendimento. Abbiamo appena realizzato, con un pizzico di soddisfazione, la migliore piattaforma di studio online per la formazione universitaria”.

Che caratteristiche ha per essere la migliore?
Di sicuro offre un’esperienza di studio unica e travolgente. La piattaforma è strutturata con video lezioni che possono essere seguite da cellulare, tablet o da computer, con podcast. Gli esami possono essere sostenuti anche online da qualsiasi device, lo studente può studiare scegliendo docenti, tutor e i materiali didattici; inoltre gli esami possono essere sostenuti con la massima flessibilità.

Tutor, coach, insegnanti, tv learning, tools… Come funziona la vostra università?
Lo studente viene orientato in funzione delle proprie prospettive e dei propri obiettivi ai corsi di laurea a lui più aderenti. Il percorso di studio si divide in due macro aree: la prima è quella asincrona, quindi di studio auto-definito attraverso videolezioni, test di valutazione e di autovalutazione, attraverso la possibilità di ascoltare i podcast, di scaricare tutti i materiali sia in pdf che in slides. Poi c’è tutta la parte sincrona, ovvero interattiva che viene seguita con il docente, il tutor. Questo rappresenta un supporto allo studio unico in termini metodologici. 

E l’esame?
C’è la possibilità di sostenere l’esame con appelli ogni 15 giorni. Ci si può prenotare in qualsiasi momento, e lo svolgimento è tutto online quindi in totale sicurezza attraverso una preventiva analisi biometrica facciale. Per prima cosa si entra nella modalità esame della piattaforma. C’è una commissione che valuta tutto il flusso dell’esame che viene registrato e conservato in modalità cloud. Conclusa la prova, viene immediatamente aggiornata la carriera dello studente in base al risultato di quel determinato esame. Se lo studente non lo ha superato o non accetta il voto che gli è stato conferito può ripetere la prova dopo 15 giorni.

Può fare un identikit del vostro studente tipo?
I nostri sono studenti che sposano la rivoluzione digitale, che combattono le rendite di posizione e gli status quo, che parlano linguaggi ibridi come quelli del web in cui si sceglie un’università per parlare peer to peer, senza docenti in cattedra che creano distanze. Da noi si iscrivono studenti che vogliono proiettarsi nel mondo delle nuove professioni e delle startup, ma anche i lavoratori che sfruttando la flessibilità e possono conciliare studio e lavoro, inoltre coloro che hanno problemi di mobilità, oppure chi abita in luoghi distanti dalle istituzioni universitarie. Infine abbiamo un’attenzione particolare per i diversamente abili che possono tranquillamente trovare una modalità di studio che gli permette di studiare da casa. 

Sintetizzi in poche parole la vostra filosofia-guida.
Abbiamo sempre detto che UniPegaso è molto più di una università perché la nostra mission non è solo quella di trasferire competenze ma è uno stile di vita. Scegliere Pegaso significa partecipare al cambiamento, alla rivoluzione digitale, entrare nel mondo delle grandi opportunità del web, formarsi per diventare cittadino attivo, per sposare l’interculturalità e la forza della globalizzazione. Questo è quello che noi sosteniamo quando diciamo che siamo molto di più di un’università.

Dal suo curriculum si capisce che lei ha una grandissima passione per i software. I vostri sono tutti di proprietà? Ci ha messo ci ha messo lo zampino lei?
Sicuramente io ci ho messo un po’ più dello zampino: il design, la funzionalità, la capacità di interazione, la user experience sono state di fatto disegnate anche da me. Siamo l’unica università che ha una piattaforma propria e questo ci permette di poterla evolvere nel tempo a seconda delle esigenze degli studenti. Quando l’ho fondata 15 anni fa volevo realizzare un’università esattamente così: un gioiello di tecnologia, didattica e ricerca.

Infatti: come le è venuto in mente di fondare un’università telematica?
Ho scelto di farlo qualche anno dopo essere uscito dall’università. Vedevo le file interminabili per i certificati, le aule sempre piene, la limitata interazione con i docenti e allo studente nessun tipo di supporto: tutte queste cose mi hanno fatto pensare di scrivere un progetto su una nuova università. Questo pensiero venne, in parte, inserito nella mia tesi di laurea quando fui chiamato da un professore dell’Università di Salerno per una collaborazione. Poi, una volta compreso meglio il sistema, fondai la mia università giovanissimo e quelli che erano i miei capi il giorno dopo vennero a lavorare per me. 

I vostri docenti chi sono?
I docenti hanno le medesime declinazioni di quelli delle università statali: ci sono docenti gli ordinari, associati e ricercatori, poi abbiamo tantissimi contratti di diritto privato con cui cerchiamo di reclutare le eccellenze dal mondo delle professioni, della magistratura e dell’impresa. Abbiamo dato fondamentale importanza alla qualità della didattica e della ricerca scientifica, ai progetti della Terza missione, al trasferimento tecnologico, ai servizi allo studente, all’area internazionale e al placement. 

Avete anche tanti master e anche molto particolari, funzionano?
Abbiamo una vastissima gamma di master, oltre 100. Pensiamo che sia utile per quello che vogliamo diventare cioè una Life Long Learning University, una università che possa dare la possibilità durante tutto l’arco della vita di sviluppare le competenze in tutti i settori.

Invece dal punto di vista dei corsi più tradizionali quali sono i più importanti?
Abbiamo tanti corsi di laurea tra l’Università Pegaso e Mecatorum: ingegneria civile, la laurea in economia aziendale, scienze motorie, in educazione della formazione, lettere, giurisprudenza, in comunicazione e multimedialità, in design del prodotto e della moda, ingegneria informatica, in psicologia e sociologia. Finora abbiamo laureato più di 50mila studenti e contiamo su una base di 100mila iscritti. Il trend è in crescita.

Cosa si sentirebbe di consigliare ai giovani in questo difficile momento?
Penso al futuro con ottimismo. Bisogna ridurre i conflitti generazionali e dare fiducia ed entusiasmo ai giovani. È fondamentale sviluppare entusiasmo e passione fusi con competenze e professionalità. Ai giovani racconto sempre che questo non è il momento dei gesti misurati, delle parole caute, né dell’omologazione, questo è il momento di scatenare la creatività, di avere coraggio e di fare grandi sogni. Avanti tutta!

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