Articolo di Enzo Argante
È partito B4i, il terzo programma di accelerazione e pre-accelerazione di Bocconi for Innovation che vede protagoniste 19 startup selezionate tra le 280 candidature presentate: coinvolto un piccolo esercito di 560 fondatori, di cui il 13% proveniente da altri paesi.
Il programma funziona dunque, anche grazie ad una forte impronta sostenibile: “La sostenibilità è un tema sempre più centrale per il nostro Paese e per il mondo intero, seppur relativamente nuovo per quanto concerne il mondo delle startup” è il commento di Stefano Pogutz, Head of Sustainability Vertical di B4i – Bocconi for innovation. “In B4i – Bocconi for innovation stiamo acquisendo esperienza, visibilità e capacità di attrazione anche su questo fondamentale argomento. Dal lancio del programma sono emersi diversi progetti con caratteristiche interessanti, relativi a circolarità ed efficienza energetica, ESG data analytics, nuovi materiali, piattaforme green, agricoltura sostenibile. Nell’ultimo batch abbiamo selezionato startup che portano avanti business model innovativi per la fase di pre-accelerazione”. Komete, Movido, Nutriti e Qodeup sono le quattro startup che entrano nel programma di accelerazione di quattro mesi e ricevono un supporto economico di 30mila euro. 15 invece le startup pre-accelerate nel programma trimestrale rivolto ad aspiranti imprenditori che stanno lavorando alle fasi iniziali del loro progetto di business.
La spinta di B4I ha dato risultati significativi già nelle prime due edizioni. Digitazon (Duing) ha chiuso un round di finanziamento da 420 mila euro, il tasso di crescita dei ricavi di Qi4M è cresciuto del 480% anno su anno. In generale, durante la loro accelerazione, cinque startup hanno assunto più di dieci dipendenti a tempo indeterminato, con almeno 1-2 dipendenti assunti per startup; altre hanno ottenuto premi e sono state inserite all’interno di prestigiose riviste nazionali e pubblicazioni accademiche. “Molto spesso la sostenibilità è complementare rispetto agli altri due vertical di B4i – Bocconi for innovation”, aggiunge Stefano Pogutz. “E può diventare una componente distintiva di startup che si candidano per le aree Digital Tech e Made in Italy, amplificando la capacità di attrarre investitori che sempre di più sono propensi a preferire progetti in grado di generare un impatto positivo sulla comunità”.
Da segnalare l’esperienza di Endelea che, dopo aver vinto il Premio Gaetano Marzotto “2030 Social Impact Prize”, ha aperto un’azienda locale in Tanzania con headquarter in Dar es Salaam, principale polo economico del paese, e oggi impiega dieci sarti locali full-time.
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