Proprio nei giorni in cui l’Italia si conferma per il terzo anno consecutivo al primo posto in Europa nel campo del riciclo, Swapfiets sceglie Milano e scende in campo per condividere questa missione. Nominata dal Financial Times come la decima azienda più in rapida crescita in Europa nel 2021, il primo servizio di noleggio bici a lungo termine annuncia il suo ambizioso obiettivo: rendere tutte le biciclette dall’iconica ruota blu anteriore circolari al 100%.
Il concetto di Swapfiets è semplice: con una quota mensile di abbonamento, gli utenti ricevono una bicicletta o un mezzo di mobilità elettrica per uso personale. Se necessario, è disponibile su richiesta un servizio di assistenza entro 48 ore per riparare o sostituire il mezzo senza costi aggiuntivi. Una micromobilità diversa dal classico bike sharing e fortemente orientata alla sostenibilità. Con un audace invito a comprare meno, Swapfiets sottolinea che il vecchio approccio “take-make-waste” basato sulla produzione, la vendita e il consumo di prodotti, deve lasciare il posto a un modello di economia circolare incentrato sull’utilizzo. Chiudendo il cerchio con la riparazione, il riutilizzo, il rinnovo e il riciclo dei prodotti, Swapfiets dimostra che anche le biciclette possono diventare più circolari e sostenibili, contribuendo a rendere le città più vivibili.
L’Italia e in particolare Milano, città fortemente quotata al riciclo e alla circolarità, ha dimostrato di poter ben accogliere il progetto di Swapfiets. Sul mercato nazionale, da settembre 2020 a marzo 2021, c’è stata un’interessante crescita: sono triplicate le sottoscrizioni, con una media mensile del +27%. Sarà anche per questo che l’azienda olandese ha deciso di accelerare l’espansione sul territorio meneghino.
Una realtà cittadina che condivide gli stessi ideali non può che aiutare il processo di sviluppo di Swapfiets. “Avere biciclette totalmente circolari entro il 2025 è un grande obiettivo e allo stesso tempo una grande sfida, perché dobbiamo considerare l’intero ciclo di vita del prodotto, dalla produzione al riciclo” ha dichiarato Richard Burger, fondatore di Swapfiets. “Se davvero vogliamo avere un impatto positivo per costruire un futuro migliore, non vedo alternative nel nostro settore se non offrire un abbonamento per biciclette e mezzi di micromobilità che sono senza dubbio il modo più ecologicamente consapevole per muoversi in città. Il nostro modello è la dimostrazione che è possibile fornire un ottimo servizio con prodotti più sostenibili e speriamo che molti ci seguano”.
Per il momento il prodotto più popolare di Swapfiets, la bicicletta muscolare Deluxe 7, raggiunge una circolarità dell’88%. Il restante 12% rientra in categorie di rifiuti generici, come selle e cavi dei freni, e materie prime usate per componenti, lubrificanti e altro. Una percentuale di riciclo doppia rispetto a quella delle city bikes disponibili nella vendita al dettaglio. La sfida della piena circolarità, tuttavia, resta un chiodo fisso per l’azienda fondata nel 2014 nei Paesi Bassi, che sta cercando ulteriori soluzioni e collaborazioni con esperti per migliorare ancora di più sotto questo aspetto.
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