“Vogliamo creare una cultura che supporti la parità genitoriale per tutti i sessi”. Con queste parole Håkan Samuelsson, amministratore delegato di Volvo Cars, annuncia la nuova politica aziendale a sostegno delle future e attuali famiglie degli oltre 40mila dipendenti del gruppo automobilistico fondato nel 1927.
Soprannominata “Family Bond”, la nuova politica della società svedese – che prenderà il via da domani, giovedì 1 aprile – garantirà a tutti i propri dipendenti di tutto il mondo, senza quindi distinzione di stabilimenti e uffici, un congedo parentale – che può essere richiesto in qualsiasi momento entro i primi tre anni di genitorialità – retribuito di 24 settimane (sei mesi) per entrambi i genitori.
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“Quando i genitori sono supportati per bilanciare le esigenze di lavoro e famiglia, si può colmare il divario di genere e ciò consente a tutti di eccellere nella loro carriera. Siamo sempre stati un’azienda orientata alla famiglia e incentrata sull’uomo. Attraverso il programma Family Bond, stiamo dimostrando e vivendo i nostri valori, che a loro volta rafforzeranno il nostro marchio”, ha aggiunto nella nota ufficiale l’ad di Volvo Cars.
La politica globale di Volvo Cars è più inclusiva e di supporto rispetto a molte politiche esistenti in tutto il mondo e include tutti i genitori legalmente registrati, compresi i genitori adottivi, affidatari e surrogati, nonché i genitori non nativi nelle coppie dello stesso sesso. Alcuni paesi non offrono alcun congedo retribuito ai nuovi genitori o escludono determinati gruppi di genitori: quest’ultimo è particolarmente vero per i padri.
“Questa è più di una nuova politica sul congedo parentale per i nostri dipendenti: è l’incarnazione della nostra cultura e dei nostri valori aziendali”, ha affermato Hanna Fager, responsabile delle funzioni aziendali di Volvo Cars. “Vogliamo guidare il cambiamento in questo settore e stabilire un nuovo standard globale per le persone. Optando per tutti i nostri dipendenti in congedo parentale retribuito, riduciamo il divario di genere e otteniamo una forza lavoro più diversificata, migliorando le prestazioni e rafforzando la nostra attività”.
Durante lo studio dei risultati del progetto pilota sul congedo parentale, si è evinto che alcuni degli ostacoli che limitano l’utilizzo del congedo parentale includono le preoccupazioni dei genitori circa il potenziale impatto che potrebbe avere sul loro team, la paura per le opportunità di carriera a lungo termine e una mentalità culturale su ciò che ci si aspetta dai padri sul posto di lavoro e a casa. Per incoraggiare l’adozione, Volvo Cars ha presentato il congedo parentale di 24 settimane come un’opzione preselezionata, evitando frasi del tipo “fino a 24 settimane”, che avrebbe creato risultati negativi e incerti.
Oltre all’impegno puramente sociale, Volvo Cars si impegna a ridurre costantemente la propria impronta di carbonio, con l’ambizione di diventare un’azienda a impatto zero entro il 2040.
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