“Il burnout è reale. Ho pensato di andare da uno ‘strizzacervelli’, ma la mia assicurazione non lo copriva quindi bevo e basta, perché la mia azienda paga per questo”, si legge in un post anonimo alla fine del 2019 dal popolare account Instagram Wall Street Confessions.
Il post appare in caratteri neri su sfondo bianco: un semplice format che è la norma sull’account che ora conta più di 115mila follower. L’idea è di Riya Sharma, conosciuta come la “Gossip Girl di Wall Street”, una ventunenne figlia di immigrati indiani, che ha abbandonato di recente il college in New Jersey e lavora nei media finanziari.
Sharma ha rivelato per la prima volta la sua identità l’anno scorso su Business Insider, quando l’account stava guadagnando slancio con circa 84mila follower e frequentava ancora il Marymount Manhattan College. Da allora ha abbandonato gli studi e il pubblico del suo account Instagram è aumentato esponenzialmente. Oltre a gestire il popolare account insieme alla società di media finanziari Bullish Studio, lavora come social media manager presso la piattaforma social Stocktwits. L’account vanta alcuni follower di alto profilo tra cui il ceo di Jefferies, Rich Handler, che commenta molti dei suoi post.
All’inizio del 2019, un post recitava: “Durante il secondo anno ho fatto uno stage e il mio analista finanziario mi ha invitato a cena per la fine del mio percorso. Pensavo fosse un gesto di cortesia per aver portato a termine un lavoro assoutamente di m**da. Ha cercato di farmi ubriacare (avevo meno di 21 anni), poi mi ha riportata a casa sua e ha cercato di baciarmi…”
Riya ha scritto poi in quel post: “#MeToo #TimesUp. A chiunque abbia inviato questo messaggio, vali molto di più di quello che è successo in quella situazione”.
Al centro della missione di Sharma c’è la sua stessa esperienza, essendo stata vittima di violenza sessuale quando aveva solo 17 anni.
“È stato spaventoso e mi ha fatto sentire sola”, ricorda. Quando ha aperto l’account Instagram, molti dei primi post erano di donne che avevano subito molestie sessuali in ufficio. “Per la prima volta da quando mi è successo quando ero giovane, non mi sono sentita sola. Questa vicenda mi ha aperto gli occhi perché nessuno dovrebbe passare quello che ho passato io”.
Insieme ad alcune questioni molto serie affrontate sull’account, tra cui abusi sul lavoro, questioni culturali e il movimento #MeToo, ci sono anche contenuti più leggeri, resoconti di vita del mondo finanziario che difficilmente verrebbero condivisi a parole.
“Abbiamo ricevuto curriculum di candidatura per i nostri stage estivi e un ragazzo ha affermato di essere stato un ‘investitore iniziale in GameStop’. Il nostro recruiter non si sta impegnando abbastanza”, si legge in uno di questi post.
Sharma ha creato Wall Street Confessions all’inizio del 2019 con l’obiettivo di avere retroscena anonimi e senza filtri della vita nella finanza. Dopo aver visto molti post glamour di persone che lavoravano nella finanza e mostravano mocassini di Gucci e altri beni di lussi, ha deciso di voler fare chiarezza, specialmente riguardo alle questioni culturali. Sharma era ancora al college quando ha aperto la pagina e nutriva l’aspirazione di entrare nel mondo dell’investment banking.
Poiché l’account è aumentato in maniera incredibile – che ora conta crica 700 post – , di recente ha iniziato a chiedere a coloro che inviano contenuti in maniera anonima di condividere il proprio profilo LinkedIn per assicurarsi che si assumano una certa responsabilità.
“Il punto è non solo avviare conversazioni, ma far sentire le persone meno sole”, afferma Sharma. “Ho riscontrato un cambiamento man mano che la pagina ha cominciato a crescere ed evolversi. Sono molto fortunata che all’inizio le donne abbiano avuto il coraggio di condividere le proprie storie”.
Mentre pianificava il destino dell’account, ha esaminato a tavolino il suo potenziale e ha iniziato a collaborare con Ellevast per il career coaching delle donne, chiudendo altre partnership per i corsi di preparazione finanziaria.
Non sorprende che le sue interazioni sui social media non siano state solo positive.
“Può essere una sfida quando gli uomini dicono cose misogine, ma penso che questo sia inevitabile con Internet. E a questo punto ci sono abbastanza abituata”, dice, ammettendo anche una certa ingenuità nell’avviare il progetto a soli 19 anni.
“Le mie opinioni sono cambiate dal primo anno al college a oggi”, aggiunge. “Le mie opinioni su Wall Street sono cambiate, così come le mie opinioni sulla questione della disparità di genere. Sono diventata molto più consapevole del mio posto nel mondo come donna”.
L’intera esperienza l’ha portata ad alcuni surreali momenti di fama. A una recente festa di compleanno a Brooklyn, qualcuno si è avvicinato a lei e le ha chiesto: ‘Sei Wall Street Confessions ?’ per poi elogiare il suo lavoro.
“Lavori 80 o 90 ore alla settimana e ti senti come se stessi facendo tutto completamente da sola, ma questo account dimostra che sono esperienze comuni. E quindi le persone non si sentono più così sole”, dice.
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