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I microchip zavorrano le vendite di automobili. E Maserati fa slittare l’uscita di Grecale al 2022

Non si placano gli impatti della crisi dei semiconduttori sul settore automobilistico, anzi, peggiorano. A sostenerlo è S&P Global ratings che sta rivedendo al ribasso le aspettative delle vendite globali di veicoli leggeri nel 2021 e nel 2022 come conseguenza della crescente carenza di semiconduttori, che ha comportato perdite unitarie rilevanti durante il terzo trimestre. Più nel dettaglio, a causa di tale mancanza S&P ha rivisto al ribasso le proprie proiezioni di una ripresa globale delle vendite di veicoli leggeri al 2-4% per quest’anno e al 4-6% per il 2022.

I rischi per il credito dei fornitori

Al momento non ci si attende che le interruzioni della supply chain possano influire sui rating dei produttori di auto globali, ma potrebbe esserci un impatto sul credito per i fornitori, in particolare quelli posizionati all’estremità più bassa della scala di rating.

Nonostante un recupero delle vendite generalmente più lento, S&P prevede un’accelerazione del fenomeno dell’elettrificazione: i veicoli elettrici costituiranno il 7%-10% della flotta globale di veicoli leggeri nel 2021 e il 15-20% nel 2025.

La visibilità – spiega l’agenzia – rimane bassa a causa dello squilibrio tra domanda e offerta di chip che continua ad essere amplificato da alcuni ulteriori eventi negativi, quali i fermi produttivi e la ripresa del Covid-19 in Malesia.

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Produzione a singhiozzo fino a metà 2022

Poiché la carenza di chip si è estesa ai beni di elettronica, si presume che la produzione di auto continuerà ad essere limitata nel 2022 prima di tornare gradualmente alla normalità nella seconda metà del prossimo anno.

“Nel nostro scenario rivisto ora prevediamo che le vendite di veicoli leggeri aumenteranno moderatamente di circa 2%-4% quest’anno (rispetto alle nostre precedenti proiezioni dall’8% al 10%). Questo si traduce solo in vendite inferiore a 80 milioni di unità nel 2021 rispetto a 83-85 milioni di unità nella nostra precedente proiezione di maggio quest’anno”.

Sulla base della visibilità limitata sull’offerta di semiconduttori da quando è emersa la crisi, S&P si aspetta che la carenza si estenda fino al 2022. “Questo ci ha portato anche a rivedere al ribasso la nostra proiezione delle vendite di veicoli leggeri per il 2022 a 84 milioni di unità (da 87 milioni nella nostra proiezione all’inizio di quest’anno). Tuttavia, presumiamo che i vincoli di offerta si allenteranno gradualmente, portando a un recupero delle vendite di veicoli a 90 milioni entro la fine del 2023. Questo perché le condizioni macroeconomiche rimangono abbastanza favorevoli a livello globale, nonostante una ripresa più piatta del previsto”.

Slitta il lancio del Maserati Grecale

I riflessi sull’industria automobilistica sono concreti e tangibili. Soltanto ieri Maserati, il brand di auto di lusso di proprietà di Stellantis, ha rinviato il lancio del nuovo modello del Suv a causa della carenza di semiconduttori.  La casa automobilistica ha riferito che non sarà in grado di produrre veicoli a sufficienza per soddisfare la domanda stimata.  Per tale motivo, il lancio del Suv Maserati Grecale, previsto per il 16 novembre, slitterà alla primavera del 2022.

Lo slittamento della Global Premiere avviene in considerazione della situazione contingente relativa alle interruzioni della catena di fornitura di componenti chiave per completare il processo produttivo delle vetture.  In particolar modo, a causa della scarsità di semiconduttori, la quantità di produzione non consentirebbe di rispondere adeguatamente alla domanda globale attesa.

“Il nuovo Grecale è, infatti, un prodotto caratterizzato da contenuti estremamente innovativi in particolar modo per quanto riguarda la connettività e l’interfaccia uomo-macchina”, spiega la società. “Maserati continua a lavorare, nonostante i problemi legati alle forniture di componenti che riguardano l’intero settore dei trasporti, con la volontà di garantire la continuità del business”.

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Le altre uscite di peso che al momento resistono

Al momento si tratta dell’unico slittamento annunciato da Stellantis. Un altro lancio di peso previsto prossimamente è quello del Suv dell’Alfa Romeo Tonale che sarà prodotto a partire dal primo trimestre del prossimo anno a Pomigliano e sarà lanciato in Italia nella prima settimana di giugno. Il 4 giugno ci sarà l’evento Porte Aperte. “Questo è l’obiettivo, nessuna macchina uscirà da Pomigliano se non sarà perfetta”, aveva affermato Jean-Philippe Imparato, ceo di Alfa Romeo, nel corso di un recente incontro con le agenzie di stampa.

Anche il ceo del brand Lancia, Luca Napolitano, è intervenuto di recente sul tema dei semiconduttori. “Nonostante le difficoltà che sta attraversando l’intero settore dell’auto” a causa della crisi dei micro-chip “il nostro piano che prevede anche tre nuovi modelli lancia entro il 2028 è un segnale di ottimismo”.

La crisi dei chip – avvertono i sindacati – sta interessando tutte le principali industrie automobilistiche europee e mondiali, creando serie difficoltà di approvvigionamento lungo tutta la supply chain che hanno riflessi sulla produzione e quindi sulle vendite.

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