Che il metaverso sarà la prossima grande scommessa, non solo del mondo tech, lo avevamo capito. Ma se per molti è ancora complicato attribuire un significato concreto a questo spazio virtuale coniato nella Silicon Valley, da Morgan Stanley arrivano previsioni importanti per il mondo del lusso. Il dato più significativo? Quello secondo cui la domanda di marchi del lusso nel metaverso potrebbe raggiungere i 50 miliardi di dollari entro il 2030.
Il lusso entra nel metaverso
Immaginate di acquistare un capo di Hermès, e poi immaginate che quello stesso capo lo indosserà il vostro avatar…ecco, forse questa seconda alternativa diventerà più allettante per il mercato. “I flussi di entrate che provengono dai mezzi digitali si stanno rivelando trascurabili per i marchi di lusso. Crediamo che questo cambierà presto”, hanno fatto sapere dalla banca d’investimento statunitense.
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Certo, in Morgan Stanley si è anche concordi che il modello del metaverso impiegherà molti anni per svilupparsi. Tuttavia, in particolare NFT e social gaming, hanno tutte le carte in regola per diventare delle ghiotte opportunità per il segmento luxury.
Gli analisti guidati da Edward Stanley fanno poi l’esempio di Roblox, piattaforma di gioco dove gli utenti aggiornano i loro avatar ogni giorno. Segno che marchi come Louis Vuitton o Dolce & Gabbana potrebbero sfruttarne le potenzialità. Si pensi a Balenciaga, maison sotto l’orbita di Kering, che a settembre ha stretto un accordo con il colosso del gaming Epic Games progettando abiti virtuali (skin) che i giocatori possono acquistare in un negozio (anche quello virtuale, ça va sans dire) del marchio.
E Gucci? Il marchio guidato da Marchio Bizzarri non sta certo a guardare. E in occasione del suo 100esimo anniversario ha sancito con Roblox il suo ingresso nel metaverso tramite un’esperienza multimediale immersiva a Firenze e uno spazio virtuale del Gucci Garden che ha aperto le sue porte a tutti sulla piattaforma di gaming per due settimane. Senza dimenticare che il marchio di Kering ha poi venduto una versione digitale della sua borsa Dionysus, sempre su Roblox, per oltre 4mila dollari.
“Pensiamo che l’intero settore trarrà beneficio dall’avvento del metaverso, ma riteniamo che i marchi del lusso “soft” (prêt-à-porter, pelletteria, scarpe, ecc.) siano posizionati meglio rispetto a categorie quali gioielleria e orologeria”, concludono da Morgan Stanley.
Stando ai dati della società di ricerca aziendale Sentieo, la parola “metaverse” è stata menzionata finora 128 volte quest’anno durante le presentazioni agli investitori, rispetto alle sole 7 dell’anno scorso.
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