Speciale 100 Employers 2021
Il Boston Consulting Group è una multinazionale che opera nella consulenza strategica e vanta 90 uffici in 50 Paesi: leader nel panorama mondiale anche per la lunga esperienza accumulata nel corso di oltre cinquant’anni di attività essendo stata fondata nel 1963 da Bruce Henderson. Partendo da Boston si espande prima in Giappone, poi entra nel mercato europeo aprendo uffici negli anni ’70 a Londra, Parigi e Milano. Obiettivo è assistere il management delle aziende di ogni settore identificando e realizzando fattori di vantaggio competitivo sostanziali e duraturi. Il successo del gruppo deriva alla grande attenzione messa nell’eccellenza delle risorse selezionate; si punta principalmente su curiosità intellettuale, doti di analisi, potenziale di leadership e capacità relazionali. Ha un fatturato di oltre sette miliardi e mezzo di dollari e quasi 20mila dipendenti, numeri che permettono al gruppo di essere considerato fra le migliori tre realtà nel mondo della consulenza manageriale.
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Personaggi ed interpreti
Chiara Rinaldi è recruiting&Hr manager per Italia, Grecia, Turchia e Israele del Boston Consulting Group. Dopo aver ottenuto la laurea in filosofia all’Università di Pavia nel 2006, prosegue gli studi con un master in teorie filosofiche e uno sulle risorse umane alla Cattolica, quindi entra nel mondo del lavoro diventando tutor a Pavia prima di passare nel 2011 a Gfk quindi a Hermes, Techint e Flex. Nel 2017 entra in Boston Consulting dove inizialmente è manager functional practices per Italia, Grecia e Turchia a cui successivamente aggiunge anche Israele. Dal febbraio 2021 ricopre la carica attuale.
Il punto forte
Il Boston Consulting Group pone grandissima attenzione all’inclusione, tanto che ha avviato un importante studio sulla forza lavoro Lgbtq in cui è emerso che il 35 per cento dei dipendenti Lgbtq ha un’età inferiore ai 35 anni, il 28 per cento è di colore mentre solo il 2 % ha un’età superiore ai 55 anni. Nello studio sono stati intervistati 4mila dipendenti equamente divisi fra Lgbtq e non Lgbtq, per capire come le aziende possano creare ambienti di lavoro più inclusivi. La Bcg ritiene che per ottenere dai dipendenti il massimo è necessario che non sentano il bisogno di nascondere la parte cruciale della propria identità.