Al via la seconda edizione di Empower the Future, il digital business summit di Forbes dedicato all’innovazione e alla sostenibilità. Dal 22 al 24 marzo, in diretta dalla sede di Milano di Ntt Data Italia, l’evento, che sarà coordinato da Enzo Argante, giornalista di Forbes Italia, propone un’analisi approfondita dei temi strategici del cambiamento: transizione digitale, transizione energetica, smart mobility, economia circolare, smart food, sostenibilità sociale.
La stagione della transizione a Empower the Future
Autorevoli esponenti istituzionali e accademici della ricerca e dell’impresa rappresenteranno lo stato dell’arte nei processi di transizione del sistema economico e sociale. Negli ultimi anni stiamo assistendo a un cambiamento – bruscamente accelerato dal Covid19 – che impone riflessioni profonde e azioni decise, per coniugare la salvaguardia del pianeta e la tecnologia digitale che sta rivoluzionando tempi e modi della relazione fra umani e fra umani e macchine. Le città, i mercati, la finanza, l’energia, la mobilità, il sociale stanno vivendo la stagione della transizione.
È importante acquisire maggiori informazioni per prendere le decisioni migliori e predisporre le controindicazioni necessarie. Anche in relazione all’enorme disponibilità finanziarie a disposizione che sono un’occasione più unica che rara per realizzare i progetti di cambiamento. La parola alle istituzioni, alla ricerca e all’accademia per focalizzare i temi proposti da Forbes ma spetterà alle imprese, assolute protagoniste del cambiamento, il compito di rappresentare i processi dell’innovazione e della sostenibilità in atto.
Apertura dedicata alla transizione digitale ed energetica
Il primo panel (dalle 10 alle 11.30 del 22 marzo) affronterà il tema della transizione digitale. Dalla gestione della conoscenza data-driven, all’intelligenza artificiale, al metaverso. Il cambiamento è profondo e sta riscrivendo le logiche e i processi del sistema economico. Un sistema che dovrà adeguarsi rapidamente ai nuovi modelli di business. Quindi – nel secondo panel dalle 15 alle 16.30 del 22 marzo – si affronterà uno dei passaggi chiave del sistema, la transizione energetica. L’esigenza di un sistema energetico a basso consumo e impatto definisce il passaggio da un’economia compulsiva a una sostenibile. E si arriva così alla rivoluzione nei consumi e quindi negli stili di vita. Il ruolo fondamentale di (tutte) le imprese.
Secondo giorno: smart mobility e circular economy
La pandemia ci ha costretto a riflettere su molti aspetti del vivere comune, primo fra tutti sulla necessità, sul come, quando e magari anche perché, muoversi: sono questi gli argomenti all’ordine del giorno della tavola rotonda sulla smart mobility che si terrà il 23 marzo dalle 10 alle 11.30. I temi oggetto del confronto: le città da liberare dalla morsa del traffico e dell’inquinamento; i beni da trasferire da una parte all’altra del pianeta ma anche le suggestioni dell’impatto (e del kilometro) zero e come cambia la mobilità delle persone nel nome dello sharing.
Sempre il 23 marzo ma nel pomeriggio (dalle 15 alle 16.30) un’altra delle parole chiave su cui si gioca – secondo scienziati ed esperti – la sopravvivenza del pianeta: la circular economy. Se ne parlerà in chiave nazionale e in prospettiva europea. I temi principali nell’agenda dei protagonisti: generare e rigenerare risorse, prodotti, servizi; risparmiare energia, materie prime, nella produzione e nella distribuzione. Economia circolare è la nuova ideologia dei mercati a monte (chi produce) e a valle (chi consuma). Ma attenzione al greenwashing.
Dallo smart food alla sostenibilità sociale
Non si può prefigurare lo scenario globale senza toccare l’argomento smart food, termine che definisce la filiera agroalimentare al tempo del digitale: cosa mangiare e quanto per vivere di più è meglio. Ma è anche sinonimo di innovazione: nella lotta allo spreco, nella distribuzione; nella produzione che abbatte le barriere spazio – temporali. Il 24 marzo dalle 10 alle 11.30. E infine, ma non certo ultimo anello della catena, la sostenibilità sociale. Il ruolo delle aziende che nel nome della responsabilità d’impresa stanno contribuendo al contrasto delle povertà: da quella economica, a quella sociale, da quella sanitaria a quella culturale. Con un primo punto all’ordine del giorno: il lavoro e l’impresa giovanile. L’argomento sarò oggetto dell’incontro di chiusura di Empower the Future dalle 15 alle 15.30 del 24 marzo.
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