Un terzo delle donne in Italia non percepisce una fonte di reddito e considera le proprie conoscenze in ambito finanziario ancora insufficienti, nonostante la percezione – comune a uomini e donne – di avere la stessa capacità nella gestione del denaro e pari nozioni di educazione finanziaria ricevute in famiglia. Sono queste alcune delle evidenze emerse da “Donne e Denaro: una sfida per l’inclusione”, il progetto di ricerca avviato da Banca Widiba in collaborazione con il Dipartimento di Psicologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.
Dall’indagine, durata oltre un anno e realizzata per la prima volta in Italia, sono emerse le credenze stereotipiche che influenzano profondamente atteggiamenti e comportamenti finanziari delle persone. Il progetto prevede innovativi programmi di intervento promossi da Banca Widiba e dall’Università Cattolica del Sacro Cuore per contribuire a superare un divario di genere legato al denaro ancora presente nella nostra società.
Donne e Denaro: gli stereotipi culturali da abbattere
Nella prima fase dell’indagine, incentrata sull’analisi della letteratura, è infatti emerso che rimane culturalmente radicata l’idea che gli investimenti finanziari siano faccende d’interesse prettamente maschile e che le donne continuino ad affidarsi agli uomini per la gestione del denaro. Al punto, peraltro, da non sentirsi preparate e rimanere distanti dai mercati finanziari. Nella seconda fase, dedicata a una ricerca qualitativa tramite più focus group con l’obiettivo di analizzare in profondità le rappresentazioni delle donne relative al denaro e gli stereotipi, sono emerse due indicazioni su quali possano essere gli ostacoli che impediscono un maggiore coinvolgimento della popolazione femminile nella gestione finanziaria. In primo luogo, gli stereotipi di genere fortemente interiorizzati e un’insicurezza di base che le donne avvertono nel rapportarsi ai soggetti che operano nel settore della finanza. E, in seconda battuta, l’associazione delle donne alla gestione delle spese quotidiane, mentre degli uomini a quella della gestione dei grandi patrimoni e degli investimenti.
Le evidenze: 1 donna su 3 non ha una fonte di reddito e percepisce come insufficienti le proprie conoscenze finanziarie
La fase di studio quantitativa della ricerca condotta da Banca Widiba con l’Università Cattolica del Sacro Cuore ha evidenziato che quasi 1 donna su 3 non risulta avere fonte di reddito (per gli uomini la proporzione è di 1 su 5). E coloro che hanno una fonte integrativa di reddito sono comunque la metà rispetto agli uomini. Ma non è tutto. Anche in ambito di competenze, di nuovo, 1 donna su 3 percepisce come insufficienti le proprie conoscenze in ambito finanziario. Un’insicurezza che non si modifica neppure a fronte di un titolo di studio: tra le donne che hanno intrapreso studi economici solo la metà ha infatti esperienza in investimenti finanziari. Inoltre, le donne sono più restie a investire e sono molto più prudenti: circa il 50% non prenderebbe alcun rischio contro il 35% degli uomini. Dall’indagine emerge anche che le donne cercano meno frequentemente consigli finanziari attraverso canali professionali, affidandosi invece in misura maggiore rispetto agli uomini a canali informali come amici e parenti. Infine, un dato positivo: gli italiani non percepiscono uno stereotipo negativo sulla competenza delle donne in merito al denaro, ritenendo che entrambi i sessi siano ugualmente capaci di gestire il loro denaro.
Next Step
Secondo quanto emerso dalla ricerca, è sicuramente necessaria un’azione congiunta per combattere questo fenomeno e un impegno massimo per modificare i pensieri stereotipici che ancora oggi influenzano il rapporto tra donne e denaro. Alla luce di queste evidenze, Banca Widiba e l’Ateneo realizzeranno nuovi studi sperimentali e laboratori volti alla progettazione di nuove soluzioni di intervento per avvicinare le donne al mondo della finanza e renderle più forti e solide economicamente.
“Come Banca il nostro impegno è da sempre quello di promuovere iniziative volte alla creazione di una vera e propria cultura finanziaria che garantisca pari opportunità nella gestione dei risparmi. Siamo convinti che la industry finanziaria possa svolgere un ruolo da protagonista nel farsi promotrice dell’abbattimento degli stereotipi legati al genere, anche grazie alla capacità di fare sistema insieme a tutti gli attori coinvolti, da chi si occupa costantemente di supportare l’educazione finanziaria al mondo della ricerca scientifica”, ha dichiarato Marco Marazia, Direttore Generale di Banca Widiba.
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