Formare figure professionali in grado di costruire un’offerta turistica innovativa, integrata con le peculiarità locali, che contribuisca a trasformare il potenziale inespresso dei nostri territori in opportunità concreta di sviluppo e valorizzazione delle proprie eccellenze. È con questo obiettivo che partirà a ottobre 2022 il master in “Management delle Imprese Culturali e Creative – Major in Turismo Sostenibile, Strategie e tecniche di destination management per lo sviluppo e la valorizzazione dei territori”.
Ideato dalla Luiss Business School e dall’Accademia Intrecci, realtà affermata del settore dell’ospitalità, l’iniziativa mira ad arricchire il contesto formativo fornendo e/o rafforzando le competenze manageriali necessarie all’ideazione e implementazione di innovativi modelli di business per il turismo. Un settore che, ovviamente, rappresenta un punto cardine per il nostro Paese. E i dati lo dimostrano.
Il turismo per l’Italia
Con riferimento al 2019, il turismo oltre a rappresentare circa il 7% del Pil italiano e il 7,1% degli occupati (quasi 1,7 milioni di addetti), genera quasi il 14% del valore aggiunto totale e dell’occupazione, se si includono sia gli effetti diretti che indiretti. Permettendo, al contempo, all’Italia di essere il quarto paese a livello europeo, dopo Spagna, Francia e Germania, per numero di presenze totali: circa 131,4 milioni di arrivi e 436,7 milioni di presenze, per un periodo medio di permanenza dei turisti di 3,32 notti. Con una percentuale di oltre il 50,5% delle presenze totali (220,7 milioni) rappresentata dai turisti stranieri. Al di sopra, quindi, della media europea che è pari al 46,6%.
E se la pandemia ha inevitabilmente ridotto di quasi il 60% il fatturato del settore e più del 50% le presenze rispetto al 2019, tuttavia gli ultimi dati, relativi alla terza settimana di aprile 2022, segnalano una inversione di tendenza: l’Italia è la seconda meta preferita dopo la Spagna per numero di prenotazioni aeree internazionali con 621 mila presenze contro i 925mila della penisola iberica. Numeri importanti e confortanti che, però, devono essere accompagnati da un’offerta che sia in grado valorizzare adeguatamente il patrimonio culturale, storico, artistico, paesaggistico ed enogastronomico del nostro Paese. Da qui l’esigenza di dar vita a questo nuovo progetto formativo.
Il master dell’Accademia Intrecci e della Luiss Business School
Con l’obiettivo di formare figure professionali che abbiano gli strumenti per favorire l’innalzamento della qualità della nostra offerta turistica, rendendola maggiormente strutturata, integrata e competitiva a livello internazionale, il master in “Management delle Imprese Culturali e Creative – Major in Turismo Sostenibile, Strategie e tecniche di destination management per lo sviluppo e la valorizzazione dei territori”, rappresenta una proposta innovativa, declinata sulle peculiarità ed eccellenze locali. Capace di sfruttare tecnologia, digitalizzazione e informatizzazione per superare le criticità infrastrutturali del nostro Paese, di intercettare vecchie e nuove esigenze, e di favorire l’aumento della domanda di qualità da parte di visitatori italiani e stranieri e ne incrementi la loro permanenza, creando valore aggiunto tangibile tanto economico quanto sociale.
In sintesi, figure che, forti di una formazione ampia e trasversale, rendano concretamente realizzabile quanto previsto dal Piano Borghi del PNRR – che mira, appunto, ad una crescita sostenibile e di qualità dell’intero territorio italiano partendo dalle piccole comunità – e che puntino al dialogo con le istituzioni nazionali, locali e con gli attori che, a diverso titolo, sono attivi sul territorio, per operare nell’ottica di quel partenariato pubblico-privato che – mai come in questo caso – può essere motore per un cambiamento epocale.
“Il nostro obiettivo è combinare l’esperienza manageriale di Luiss con quella dedicata all’arte dell’accogliere di Intrecci… Chi ci accoglie ci lascia un segno. Vogliamo rivolgere questo Master a ragazzi, e non solo, del territorio per formare professionisti e manager del territorio sul territorio così da raccontarlo nel mondo”, ha dichiarato durante la presentazione del nuovo percorso Dominga Cotarella, ad di Famiglia Cotarella e founder dell’Accademia Intrecci e di Fondazione Cotarella. “Vogliamo aumentare le competenze manageriali perché qualsiasi forma di bellezza deve essere trasformata in crescita economica. Per la prima volta questo Master mette insieme il privato e il pubblico per formare nuovi manager che conoscono il patrimonio del territorio e possono dialogare con figure istituzionali”, ha aggiunto.
Soddisfatto anche Luigi Abete, presidente della Luiss Business School. “L’iniziativa è già descritta molto bene nel titolo, che riporta tre cose: cultura, turismo e sviluppo del territorio. A cui si aggiungono le competenze, da creare perché unifichino le conoscenze e le esigenze di questi tre segmenti. Il turismo è il mercato dei cittadini che vogliono conoscere, visitare. È il mercato più universale e globale che c’è e noi dobbiamo mettere insieme domanda turistica e offerta culturale sul territorio. Per questo serve una fase due del Pnrr. L’esperimento è importante perché se funziona potremmo replicarlo altrove. Ci riusciremo? Noi ci proviamo, perché chi non ci prova è difficile che ci riesca. L’ obiettivo di questo corso è che le persone che lo frequentano vengano e rimangano sui territori, dando loro gli strumenti con una formazione di qualità ed efficace, di livello”, ha concluso Abete.
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Come sarà strutturato
Presentato presso la sede della Luiss Business School in un incontro in cui sono intervenuti diversi esponenti politici e del settore, come Lucia Borgonzoni, Sottosegretario di Stato per la cultura, Gian Marco Centinaio, Sottosegretario di Stato alle politiche agricole, alimentari e forestali, e Marina Lalli, Presidente di Federturismo Confindustria, il master, in partenza ad ottobre 2022, dopo una prima fase, con lezioni nella prestigiosa cornice di Villa Blanc (sede della Luiss Business School) si sposterà nel Campus residenziale dell’Accademia Intrecci. Per permettere, quindi, agli studenti di approfondire ‘sul campo’ le esigenze, le opportunità, le opzioni per costruire e rafforzare professionalità manageriali sempre più preziose.
I ragazzi che intendono frequentare il corso di studi, fino ad un massimo di 25 l’anno, devono sostenere prima un colloquio attitudinale. Affrontano due esami ogni trimestre, relativi a tutte le materie di studio, più una prova pratica in sala. In base alle valutazioni ottengono dei crediti: i primi 2 studenti con il punteggio maggiore sono ammessi allo stage di 6 mesi all’estero, che si tiene in strutture di alta ristorazione a New York o a Londra. Tutti gli altri fanno uno stage in Italia, sempre in ristoranti stellati o del circuito dell’alta hotellerie. Tutte le strutture forniscono vitto e alloggio. Al rientro a scuola, devono sostenere l’ultimo esame che consiste in una giornata/evento con il corpo docenti di Intrecci, docenti esterni e vari ospiti.
Nel primo gli allievi seguono 1.000 ore di lezioni teoriche in aula con i docenti, molti dei quali arrivano dalle Università italiane. Gli iscritti di Intrecci si troveranno a studiare scienze degli alimenti, principi di economia, enologia e sicurezza sul lavoro, ma impareranno anche a confrontarsi con i coach di public speaking, con lezioni di marketing e comunicazione e con corsi di inglese e francese, ma anche bon ton, musica, teatro. È inoltre prevista un’attenzione speciale all’orientamento e all’inserimento dei ragazzi nel mondo del lavoro. Peraltro, il 50% degli allievi è stato assunto con contratti da uno a tre anni nelle strutture in cui hanno svolto lo stage, mentre il 93% ha ottenuto un contratto di lavoro.
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