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Dalla crescita del turismo alla sostenibilità, così la Repubblica Dominicana sta diventando un modello da seguire

La Repubblica Dominicana ha registrato una ripresa del turismo dai principali mercati internazionali e lo confermano i dati positivi verso la destinazione. Nel 2021 hanno scelto questa incantevole meta caraibica, 4.995.412 turisti provenienti da tutto il mondo.

Il 2022 conferma i risultati ottenuti dell’anno precedente: nel mese di maggio 2022, il Paese ha ricevuto 561,323 turisti stranieri non residenti, registrando un +11 rispetto allo stesso mese del 2018, +6 che nel 2019 e un +44% rispetto a maggio 2021. Oltre il 60% è composto da turisti americani (mercato di vicinanza) mentre il 40% è relativo a America Latina e Europa, Italia inclusa.

La crescita degli indicatori

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Playa Frontón

Da gennaio a maggio 2022 sono entrati nel Paese 2.902.280 turisti. Anche nel settore delle crociere si registra un +3% degli arrivi rispetto allo stesso mese del 2021. Tra gli indicatori che mostrano una certa ripresa ci sono l’occupazione alberghiera e le prenotazioni di camere. Nel mese di aprile il tasso di presenza ha raggiunto il 90%, dato che supera quello del 2021.

Le cinque principali destinazioni turistiche (La Romana/Bayahibe, Punta Cana, Puerto Plata, Samanà e Santo Domingo) hanno registrato tassi di occupazione superiori al 70%. Inoltre, il numero di prenotazioni di camere nei primi giorni di marzo 2022 è persino superiore al periodo pre-pandemia.

Un territorio favorevole

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Alcazar de Colon, Santo Domingo

“Auguriamo che gli Italiani continuino a viaggiare verso il nostro Paese anche perché la Repubblica Dominicana è considerata una delle destinazioni turistiche più sicure dell’area dei Caraibi. C’è tanta voglia di partire e i trend internazionali confermano che i viaggiatori sono alla ricerca di mete, anche di lungo raggio, immerse nella natura, con ampia proposta di luoghi lontani dalla folla”, la direttrice per l’Italia dell’Ente del turismo della Repubblica Dominicana Neyda Garcia

“Ci aspettiamo grande attenzione sul grande patrimonio naturalistico che l’isola offre, fatto di posti isolati dove riconnettersi con la natura, come parchi, lunghe spiagge, lagune, baie, foreste e la possibilità di una vacanza ‘attiva’ all’insegna dello sport e dello stile di vita salutare. In Repubblica Dominicana è facile praticare una vacanza green in estrema sicurezza”.

“Da sempre il Paese punta a un turismo formato famiglia, anche se prima della pandemia si è puntato molto al turismo Incentive e al segmento di lusso, così come, per quanto riguarda lo sport, legato al golf, grazie ai numerosi green sull’isola. Senza dimenticare l’ecoturismo, un trend molto in crescita. Ricordiamo che proprio nei nostri mari è facile avvistare le balene in alcuni mesi dell’anno, uno spettacolo entusiasmante. Dai dati in nostro possesso, relativi a una indagine di mercato, possiamo affermare che oltre 4 turisti su 5 vogliono fare ecoturismo nelle zone di Samanà e Barahona, mentre l’84% amano le nostre spiagge. Interessante anche il numero dei repeaters: il 91% di chi è già stato in Repubblica Dominicana afferma di voler tornare in vacanza” conclude Neyda Garcia.

Repubblica Dominicana come modello per gli altri Paesi

L’isola è considerata un caso di successo nella gestione responsabile del turismo. Diverse realtà internazionali, tra cui l’Organizzazione Mondiale del Turismo, hanno elogiato la capacità di risposta del Paese e di rilancio del turismo in base a rigorosi protocolli di sicurezza che tutelano la salute dei visitatori e dei locali.

Inoltre il modello di turismo è stato ripensato per diventare più sostenibile, con la firma di importanti accordi a tutela dell’ambiente, a un piano di recupero delle spiagge dell’isola e ad una maggiore attenzione alla digitalizzazione dei servizi. Tra queste, l’introduzione dell’e-ticket, un modulo elettronico di entrata e uscita che è andato a sostituire i moduli cartacei che i viaggiatori dovevano completare per entrare nel Paese.

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