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Chi è l’imprenditore che sta lavorando a una riqualificazione eco-compatibile dell’isola Altavilla

Lorenzo Zurino, proprietario della holding Virgo, che detiene una parte dell’Isola di Altavilla, firma il progetto di riqualificazione organica ed eco-compatibile di Isola Lunga, conosciuta anche come Altavilla. Una vision innovativa che intende riabilitare l’identità paesaggistica del luogo attraverso una ristrutturazione moderna e attenta all’ambiente. Mantenendo però, intatte, le radici architettoniche e storiche del territorio siciliano.

Un ritorno alle origini

A nord di Marsala, nelle terre assolate siciliane, sorge l’isola più grande del microarcipelago delle isole dello Stagnone: Altavilla. Circondata da saline, boschi, spiagge di sabbia fine e acque cristalline, dopo la sua recente nascita dall’unione di isolotti rocciosi, ha presentato da subito una sua identità rurale ben strutturata e caratteristiche ambientali che l’hanno resa promettente a livello turistico. Ad averne colto subito le potenzialità è Lorenzo Zurino che, dopo averne rilevato una parte considerevole, si è dedicato anima e corpo a un progetto di sviluppo dai tratti sostenibili ed eco-compatibili basato su un principio fondamentale di economia circolare.

Dopotutto, la stessa Francine Prose, scrittrice e critica francese, affermò: “È facile essere felici in Sicilia, ma è un’operazione che richiede un adattamento biologico oltre che culturale: bisogna imparare a vivere il tempo alla maniera siciliana”. Essere in grado di coglierne le sfumature per investire in un disegno ancora più grande che ne rifletta la bellezza. Questo è in sintesi l’obiettivo di Lorenzo Zurino.

L’esclusività del soggiorno in villa, i momenti di benessere delle saline, il piacere della scoperta di una coltivazione unica al mondo, sono la promessa dell’esperienza di viaggio inedita e raffinata firmata Isola di Altavilla.

    (courtesy Lorenzo Zurino)
    (courtesy Lorenzo Zurino)
    (courtesy Lorenzo Zurino)
    (courtesy Lorenzo Zurino)
    (courtesy Lorenzo Zurino)(courtesy Lorenzo Zurino)
    (courtesy Lorenzo Zurino)
    (courtesy Lorenzo Zurino)

Il progetto Altavilla in pillole

Profondamente innamorato della Sicilia, un rapporto già sigillato dal progetto Efebo (il primo sigaro made in Italy con foglie di tabacco coltivate in Sicilia), Lorenzo Zurino, fondatore e ceo di The One Company, e presidente del Forum Italiano dell’Export, intende riqualificare Altavilla attraverso tre punti fondamentali: la società agricola, l’immobile abitativo e la ricostruzione della storia del vecchio mulino ai fini dell’analisi della flora e della fauna circostante.

La società agricola, che prevederà la collaborazione di associazioni del territorio (FAI e WWF) e università locali (accordo già stipulato con il dipartimento di agraria dell’Università degli Studi di Palermo) sarà funzionale alla conoscenza e alla divulgazione delle bellezze di Altavilla, nonché alla realizzazione di un progetto organico ed eco-compatibile, volto all’impiego di processi e tecnologie che riducano il più possibile l’uso di sostanze chimiche. Ne è la conferma anche il lavoro eseguito sulla vigna, ripiantata nel rispetto dell’agricoltura eroica, una tipologia di coltivazione svolta in condizioni non convenzionali come l’assenza di acqua.

Il progetto Altavilla non contemplerà, inoltre, alcuna modificazione strutturale del complesso già esistente, né in altezza né in larghezza. L’organicità starà nel rispettare la natura e il ciclo naturale dei prodotti della terra. L’obiettivo sarà impiegare energia talassometrica, che sfrutta le differenze di temperatura tra il mare di superfice e il mare di profondità, al momento utilizzata proprio per dare energia a numerose e celebri isole come Hawaii, Haiti e Bali.

Green e lusso: quali scenari?

Ma può un progetto green essere anche di lusso? “La risposta è sì. Il lusso deriva da due fattori: la qualità del prodotto impiegato e il valore di mercato del prodotto stesso”. Afferma Lorenzo Zurino e continua: “Il progetto Altavilla avrebbe quale scopo quello di valorizzare il Made in Italy, aiutando brand locali per il design interno dell’immobile, e le servitù prediali e strade necessarie per raggiungere la struttura. Da qui, il desiderio di far emergere il potere della cultura, curare ogni singolo dettaglio, stimolando la curiosità di qualsiasi visitator nel modo più green possibile”.

E conclude: “Chiamerò anche artisti provenienti da varie parti del mondo a disegnare spazi di riflessione, fatti con sculture e dipinti. Altavilla vuole essere un hub di economia circolare, di innovazione, di tecnologia e di ambiente”.

Infine, è in procinto anche un accordo con la Lega del Filo d’Oro per portare sull’Isola i tanti ragazzi sordo-ciechi che la fondazione segue da anni per far vivere loro momenti di formazione e bellezza che potranno portare nel cuore. Un sogno, quello siciliano, che da sempre rimane nel cuore di chi lo assapora.

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