Articolo tratto dal numero di dicembre 2022 di Forbes Italia. Abbonati!
In principio è stato SiVola.it, portale nato nel 2019 dall’idea di cinque travel influencer e un direttore tecnico, per proporre viaggi di gruppo under 45, con focus sul target 20-35 anni. La strategia di Nicolò Balini (Aka Human Safari), Claudio Pelizzeni (Trip Therapy) e soci ha preso le mosse da un’intuizione tanto semplice quanto efficace: sfruttare il seguito sui social per proporre viaggi organizzati diversi a seconda dei budget e delle personalità dei follower.
Dalla pandemia al lancio di SiVola+
Il bisogno di socialità, in particolare nel dopo-pandemia, e la propensione agli spostamenti maggiore nelle nuove generazioni rispetto alle precedenti hanno fatto il resto. Una partenza sfortunata, condizionata dalla situazione sanitaria internazionale, ha stravolto i piani iniziali della startup, che pure già nel 2021, in soli sette mesi, ha messo insieme un fatturato di quattro milioni di euro, con un utile netto di 251mila.
Quando il settore si è rimesso in carreggiata, la squadra di SiVola.it ha posto le basi per una sfida inedita: lanciare un nuovo prodotto, SiVola+, con cui far convivere agenzie di viaggio e canali di vendita nati sui social. Negli ultimi 20 anni la tecnologia ha stravolto il modo di prenotare e vivere i viaggi.
La concorrenza di travel blogger e influencer
La pandemia ha assestato un altro duro colpo all’intermediazione, accelerando la riduzione del numero di agenzie di viaggio operative e dei loro ricavi. Le ultime stime elaborate dalla Fiavet, l’associazione di categoria, sono poco rassicuranti: solo in Italia, il comparto ha perso 1.800 imprese negli ultimi tre anni e ha visto calare il suo fatturato a 150 miliardi, dai 300 del 2019.
Le agenzie sopravvissute hanno dovuto affrontare uno stravolgimento tecnologico senza precedenti, che non è contingente ma sistemico, e che si concretizza in una doppia forma di concorrenza: quella generica di internet, che consegna al cliente tutti gli strumenti per organizzare in autonomia una vacanza chiavi in mano, e quella specifica dei social, portata da centinaia o migliaia di travel blogger e influencer che guadagnano proponendo costantemente alla propria fanbase viaggi di gruppo e pacchetti vacanze.
L’accordo tra SiVola.it e Teorema Vacanze
I due mondi, i padri fondatori dei tour operator e delle agenzie b2b e b2c da una parte, i figli dei social dall’altra, sono sempre stati contrapposti. Questo almeno prima dell’annuncio, arrivato a ottobre durante l’ultima edizione della fiera di settore Ttg Travel Experience, di un accordo inedito tra i due soggetti.
Quello tra SiVola.it e Teorema Vacanze, marchio del gruppo Volonline, è stato presentato come un nuovo modello ibrido di business, con un obiettivo: unire gli strumenti più classici del tour operating e quelli più moderni dei travel blogger, per portare, nelle intenzioni delle parti, nuovi viaggiatori nelle agenzie di viaggio, o quanto meno in quelle che si sono adattate alla multicanalità e hanno innovato la comunicazione e la promozione delle destinazioni.
Grazie a questa intesa, le mete e i pacchetti più richiesti su SiVola.it, dal Machu Picchu Dream in Perù all’Hawaii Exploring, non saranno più solo esclusiva del mercato diretto di internet e dei social, ma saranno disponibili nel palinsesto proposto da Teorema Vacanze a tutte le agenzie di viaggio affiliate, che potranno a loro volta prenotarle per i loro clienti.
Il risultato di questo esperimento è che secondo Giovanni Peluso, direttore tecnico di SiVola.it, SiVola+ “si pone come una sfida per portare in agenzia viaggiatori che cercano ispirazione per le loro vacanze dai travel blogger e dalle loro esperienze personali di viaggi nel mondo. Le diverse linee di prodotto di Teorema Vacanze permettono di fare proposte mirate ai diversi viaggiatori SiVola+, che potranno contare su pacchetti completi, pronti alla vendita, e su un coordinatore esperto della destinazione, a sua volta un travel blogger”.
Una clientela sempre più esigente
La considerazione alla base del prodotto parte da un dato di fatto: i social non sono solo priorità di un pubblico giovane, ma anche di un bacino di persone giovanili che sulle piattaforme di condivisione si informa ed è disposto a usare il proprio budget vacanza per acquistare un prodotto ibrido web-agenzia.
“La sfida di SiVola+ è inserire servizi aggiuntivi per una clientela più esigente”, ribadisce Claudio Pelizzeni, cfo di SiVola.it. “Mission e filosofia non cambiano, ma saranno calibrati anche per gli over 45, con una capacità di spesa differente. La scelta del partner per distribuire le nostre proposte è ricaduta su Teorema Vacanze e Volonline, con cui abbiamo già consolidati rapporti di fornitura di servizi landing e aviation”.
Crescita del fatturato e diversificazione del business
Le due operazioni incideranno sui risultati dell’anno prossimo, ma anche, in piccola parte, su quelli del 2022. Anno in cui, dichiara Pelizzeni, “prevediamo un fatturato di 12 milioni di euro, in crescita rispetto ai quattro milioni del 2021, grazie all’opera di 50 tra dipendenti, coordinatori di viaggio e professionisti che gravitano intorno a SiVola.it e alle prenotazioni di 5.500 viaggiatori. Per il 2023 le proiezioni ci danno a diecimila viaggiatori con 20 milioni di fatturato. L’anno prossimo ci apriremo anche a una clientela mondiale per arrivare pronti al 2024, quando punteremo a toccare i 30 milioni”.
Aspettative che traggono forza dai dati e dalle ricerche secondo cui le generazioni Y, Z e Alpha demanderanno sempre più a terzi la ricerca di compagni di viaggio con cui condividono età e interessi. Una volta consolidato il core, dovrebbe arrivare, aggiunge Peluso, la diversificazione del business, attraverso un “allargamento del canale b2b con un prodotto dedicato ai viaggi incentive e al team building, in collaborazione con brand già affermati di settore. Abbiamo inoltre in programma l’apertura di un prodotto pensato per coinvolgere prima la clientela europea, poi quella mondiale entro cinque anni. E anche lo sviluppo di una vera media company sul tema viaggi e sostenibilità, con particolare focus sulla generazione Z, e lo sviluppo, nel 2024, del prodotto SiVola Family, per allargare ancora di più la clientela”.
Si punta, insomma, su quella che, nel bene e nel male, è la tendenza futura del mondo travel: presentare il viaggio come un’avventura di vita, un sogno in vendita a chi desideri uscire, anche se solo per una settimana, dalla propria zona di comfort.
Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .
Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .