Le automobili di lusso nascono tutte da un’unica madre, nata nel 1900 a Milano, quando le classi agiate iniziarono a interessarsi alle carrozze senza cavalli.
Dai semplici lavori di rimessaggio alla produzione di mezzi militari per due guerre mondiali e, infine, alla creazione della prima auto con motore otto cilindri prodotta in serie: la Tipo 8, l’auto più desiderata al mondo per la sua massima espressione di eleganza. La storia della casa automobilistica Isotta Fraschini è patrimonio dell’orgoglio italiano.
A 70 anni dall’interruzione della produzione automobilistica, la casa milanese è ritornata in chiave moderna, elettrica e competitiva. Dopo tanti anni in cui si è limitata a produrre motori marini e industriali, l’azienda è rientrata nel settore automobilistico con l’Isotta Fraschini Tipo 6, nata per la competizione ma con l’intento di viaggiare anche su strada.
Ifm Tipo 6 Competizione: le caratteristiche tecniche
Presentata il 28 febbraio 2023 a Milano, la hypercar è stata costruita con il supporto della scuderia di Formula 1 Williams Racing e da Michelotto Automobili, garantendo finalità competitive avanzate. Il cuore del progetto è un propulsore a sistema ibrido: un 3.0 V6 è affiancato da un motore elettrico anteriore.
Un totale di 1062 CV assicurano un’accelerazione 0-100 km/h in 2,2 secondi. Il prototipo nella sua versione Le Mans Hypercar è destinato a partecipare al World Endurance Championship una volta superati i test di omologazione e sicurezza.
La ripartenza in chiave sportiva del marchio non è una scelta casuale: per poter rientrare nel settore del lusso, oramai diventato un mercato grande e competitivo, Isotta Fraschini ha optato per una monoposto da gara al fine di garantire una ripartenza di successo.
Trattandosi di un progetto ancora alle basi, la Fia ha rifiutato l’iscrizione di Isotta Fraschini al campionato di endurance del 2023, ma ha riassicurato gli appassionati confermando la propria presenza all’anno successivo.
Ifm Tipo 6: le altre omologazioni
Il ritorno della casa di Milano non finisce qui. A pochi giorni dalla presentazione della versione da gara, altri due progetti hanno fatto il loro esordio: la Tipo 6 Strada e la Tipo 6 Pista. Ad accomunare i tre modelli è il cuore ibrido.
La versione da pista ha l’obiettivo di regalare un’esperienza unica a una stretta cerchia di piloti o gentleman drivers, ma con un fattore in più: i giri non hanno solo uno scopo ricreativo, ma sono di fondamentale importanza per ottenere più dati possibili della vettura e svilupparla al fine di rendere l’Isotta Fraschini da competizione insuperabile.
La versione stradale presenta meno appendici aerodinamiche rispetto alla sorella da gara, non necessarie per questo tipo di omologazione.
L’abitacolo si trasforma per ospitare due persone; l’aumento conseguente del peso della macchina garantirà un’accelerazione 0/100 km/h di 2,8 secondi, una performance da gara con tutti gli adattamenti necessari alla sicurezza stradale. La produzione della versione da strada sarà limitata e partirà nel 2026 con un prezzo di circa 2,7 milioni di euro.
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