Articolo tratto dal numero di novembre 2023 di Forbes Italia. Abbonati!
La Ryder Cup, torneo biennale di golf in cui si sfidano selezioni di giocatori europei e statunitensi, per la prima volta si è svolta in Italia, portando nella capitale fan da tutto il mondo a vivere la passione per lo sport e ad abbracciare lo stile di vita italiano. Tra le aziende protagoniste della manifestazione c’era anche Peroni Nastro Azzurro. Ne abbiamo approfittato per intervistare Grant McKenzie, chief marketing officer di Asahi Europe & International, di cui Peroni fa parte.
Che cosa ha rappresentato la Ryder Cup per Peroni Nastro Azzurro?
È stata una grande opportunità, perché giocavamo in casa. Questo ci ha permesso di condividere i valori del brand in modo ancora più forte, facendo vivere a tutti gli ospiti lo stile italiano. Oltre 300mila persone sono arrivate a Roma per l’evento, per godersi l’Italia e un’edizione dal fascino probabilmente irripetibile. Di solito la Ryder, quando si tiene in Europa, si gioca nel Regno Unito o in Irlanda. Qui il mood è diverso, dal clima all’ospitalità: l’italianità celebrata nel mondo. Questa vetrina ci ha dato modo di far conoscere al pubblico internazionale – sono moltissimi gli appassionati arrivati da Scandinavia e Regno Unito – due innovazioni: Peroni Nastro Azzurro 0.0%, che intercetta la richiesta del mercato crescente delle birre analcoliche, e Peroni Nastro Azzurro Stile Capri, un modo nuovo di bere Peroni Nastro Azzurro, più leggera e rinfrescante, grazie alla scorza di limone e alla nota amaricante della foglia d’ulivo, con meno alcol, perfetta per l’aperitivo.
Negli ultimi anni il marchio ha conquistato sempre di più il territorio sportivo. Che tendenza vede in quest’area?
È un percorso di cui siamo orgogliosi, che è iniziato qualche anno fa con la collaborazione di 0.0% con il mondo della Formula 1 e continua oggi con la Ryder Cup, senza scordare la vicinanza alla Nazionale italiana di rugby. I valori dello sport sono assimilabili a quelli del nostro brand. Penso, in primis, alla voglia di connettere le persone, creare condivisione. Questo percorso di creazione del valore serve a consolidare il posizionamento di Peroni Nastro Azzurro a livello globale.
Roma ha ospitato la prima The House of Peroni Nastro Azzurro italiana. Il brand porta da anni il format in giro per il mondo. Che cosa dobbiamo aspettarci per il futuro?
Il nostro obiettivo per Peroni Nastro Azzurro è portarla a essere, nei prossimi anni, uno dei primi dieci brand al mondo. Sentiamo di essere sulla buona strada. Le The House Of Peroni Nastro Azzurro sono fondamentali per far conoscere il nostro mondo. Da Dubai a Londra o da Melbourne a Singapore e ora a Roma, questi hub sono icona di stile e rappresentazione di ciò che il brand vuole trasmettere.
Allargando lo sguardo a tutto il gruppo, qual è la visione di Asahi Europe International per i prossimi anni?
Abbiamo un progetto molto ambizioso, poiché siamo ancora piccoli su scala globale. Dobbiamo concentrarci sulla qualità e sull’esperienza. La nostra strategia parte dalle persone, sia quelle interne all’azienda che i consumatori, che, nel riscoprire il piacere di ritrovarsi per bere una birra di qualità, sono i migliori comunicatori della nostra visione. L’obiettivo è, ovviamente, la crescita del marchio premium. La strategia incoraggia ad apprezzare il gusto, ma anche la moderazione nel consumo di alcol, con varietà meno intense e 0.0%. Il tutto mantenendo l’impegno verso filiere produttive e di fornitura sempre più sostenibili.
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