Auto e moto sotto lo stesso tetto. La notizia circolava da tempo ma adesso l’operazione sembra essere arrivata a un punto di svolta. Come rivela il Financial Times, il proprietario della Formula 1 Liberty Media sarebbe a un passo dall’acquisire Dorna Sports, società proprietaria della MotoGP con un’operazione da oltre 4 miliardi di euro.
John Malone, miliardario delle telecomunicazioni e dell’intrattenimento proprietario di Liberty, ha battuto la concorrenza di Tko, gruppo sportivo e di intrattenimento del broker di Hollywood Ari Emanuel, e di Qatar Sports Investments, fondo che possiede il Paris Saint-Germain.
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L’accordo, pronto a essere ufficializzato già la prossima settimana, permetterebbe al gigante presieduto da Malone di mettere le mani sui ricchi introiti commerciali garantiti da MotoGp. Dorna, società con sede a Madrid, promuove diverse competizioni, tra cui il Campionato mondiale Superbike e la classe di moto da corsa elettriche MotoE, per un totale di 251 gare organizate ogni anno in 20 Paesi.
Sotto il faro dell’Antitrust
Con molta probabilità, l’accordo sarà sottoposto al controllo normativo. Come rivela James Killick, avvocato specializzato in concorrenza presso White & Case, le dimensioni di un potenziale gruppo combinato rendono “abbastanza probabili” le indagini sulla concorrenza, sia in paesi come il Regno Unito e la Germania, sia a livello europeo. I precedenti non mancano.
Nel 2006, le pressioni dell’Antitrust Ue hanno portato la società di private equity CVC Capital Partners a vendere la MotoGp per acquistare la F1, passata poi a Liberty nel 2017 per 8 miliardi di dollari.
Il rilancio della Formula 1
Liberty è riuscita a rilanciare la F1 negli Usa grazie a una strategia basata sul controllo dei costi e investimenti in tecnologie. A questo si è aggiunta l’introduzione in calendario dei Gp di Miami, Las Vegas, Jeddah e Doha, per un totale di 24 gare annuali, oltre a un accordo senza precedenti con Netflix per Drive to Survive, la serie incentrata sui retroscena del Campionato mondiale di Formula 1.
L’impatto della serie negli Stati Uniti ha portato a una crescita dell’audience per gara da 547.722 spettatori nel 2018 a 1,4 milioni di spettatori nel 2022. Questa popolarità ha aiutato la F1 a ottenere un accordo triennale con Espn del valore di 75-90 milioni di dollari (il precedente accordo per i diritti di trasmissione era di 5 milioni di dollari).
Nel 2023, l’utile operativo della F1 è aumentato del 64% a 392 milioni di dollari rispetto all’anno precedente, mentre i ricavi sono saliti a 3,2 miliardi di dollari da 2,5 miliardi di dollari. I ricavi di Dorna nel 2023 sono stati pari a 483 milioni di euro.
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