Sanità, famaceutica, finanza, ricerca ma anche reti e infrastrutture. Settori estremamente delicati dal punto di vista della sicurezza e della privacy dove la gestione dei dati è molto complessa. Ed ecco la soluzione: usare dati sintetici, quelli non ‘umani’ cioè ma generati algoritmicamente.
Ed è un’azienda italiana a essere fra le protagoniste in questo settore: Aindo ha conquistato un ruolo di primo piano sottolineato dalla partecipazione a NeurIPS (Neural Information Processing Systems), tra le più prestigiose conferenze a livello globale sull’intelligenza artificiale sia nel 2022, sia nel 2023.
Da startup si è fatta notare a livello internazionale presentando uno dei primi studi al mondo sulla sintetizzazione e il funzionamento dei dati relazionali che è preliminare alla sua ultima ricerca nel campo dei dati sintetici “Privacy Measurement in Tabular Synthetic Data: State of the Art and Future Research Directions”, incentrata sui metodi per quantificare il grado di protezione della privacy nei dataset sintetici.
Il successo internazionale di Aindo
Da subito la tecnologia di Aindo ha riscosso grande interesse anche a livello internazionale: nel 2020 la startup ha vinto lo European Data Incubator (Edi), mentre nel 2021 ha partecipato all’acceleratore Creative Destruction Lab (Cdl) dell’Università di Oxford.
L’azienda, inoltre, fa parte delle 12 aziende selezionate per partecipare dell’edizione 2024 di Elevator, il programma creato da Endeavor e sviluppato con il supporto di Fondazione Sviluppo e Crescita Crt e Ogr Torino, per supportare le startup che stanno entrando in fase di scale up e dimostrano di avere il potenziale per occupare un posto di primo piano nell’ecosistema imprenditoriale.
Giunto alla sua quinta edizione, Elevator si pone l’obiettivo di fornire alle aziende gli strumenti necessari a consolidare la posizione già acquisita e velocizzare la crescita mettendole in contatto con investitori internazionali.
Grazie a queste performance, Aindo ha siglato l’accordo per un investimento di 6 milioni di euro da parte di United Ventures e Vertis Venture 3 Technology Transfer che gli ha consentito di potenziare il team e proseguire nello sviluppo di soluzioni che abilitano l’uso dell’intelligenza artificiale in settori strategici come la sanità, la finanza e la pubblica amministrazione.
L’importanza dei dati sintetici
Ma cosa sono e perché sono così importanti i dati sintetici? “Molti progetti di AI non arrivano mai alla fase di produzione perché per poter essere avviati hanno bisogno di grandi quantità di dati. Le organizzazioni devono avere accesso a queste informazioni e assicurarsi che siano complete e sicure”, spiega Daniele Panfilo, ceo e co-founder di Aindo.
“Si tratta di un processo costoso in termini di denaro e di tempo. I dati sintetici non sono raccolti attraverso tradizionali metodi empirici, ma vengono generati algoritmicamente. In quanto tali, non possono essere collegati ad alcuna persona del mondo reale. Inoltre, grazie a determinate tecniche di IA, i dati sintetici possono comportarsi come quelli reali. Di conseguenza, il vantaggio principale di questa tecnologia consiste nel coniugare privacy e innovazione”.
I sintetici consentono dunque alle organizzazioni di valorizzare i propri dati. In particolare, di scambiare e analizzare le informazioni in modo sicuro e libero, e di sopperire alle carenze fornendo dati completi e rappresentativi. Ma quali sono i settori da dove arriva la maggior richiesta di dati sintetici?
Dalla business intelligence al machine learning
“In particolare dalla sanità, farmaceutica, finanziario e assicurativo. Un ospedale potrebbe voler condividere i dati dei pazienti per sviluppare strumenti volti a migliorare la diagnostica e la cura di numerose patologie”, risponde Panfilo.
“Tuttavia, le cartelle cliniche elettroniche dei pazienti sono altamente riservate e in genere non possono essere scambiate o aggregate facilmente, neppure per ragioni di ricerca e sviluppo o per collaborazioni tra enti pubblici. In questi casi, la piattaforma sviluppata da Aindo converte le informazioni e genera un database di record sintetici utilizzabili per fini di ricerca e sviluppo, garantendo al tempo stesso i più elevati standard in termini di privacy. Ma anche ricerche e studi possono usufruire di dati sintetici al fine di aiutare la comprensione di fenomeni socio -culturali e contribuire a migliorare la vita delle persone”.
I dati sintetici possono essere utilizzati al posto di quelli reali per ogni tipo di applicazione: dalle analisi avanzate alla business intelligence, dal software testing alle demo di prodotto fino allo sviluppo di modelli di machine learning.
Innovazione e tutela della privacy
Aindo è una società fondata nel 2018 da tre esperti di intelligenza artificiale – oltre a Panfilo, ci sono Sebastiano Saccani (head of R&D) e Borut Svara (cto) – come start up della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste.
Aindo è stata fondata con l’idea che l’IA possa apportare un grande valore alla società, ma senza violare nessun tipo di diritto e libertà. Per questo, la Aindo Synthetic Data Platform sviluppata dal team cerca di conciliare l’innovazione nel campo dell’IA con la protezione della privacy, e l’imparzialità e l’affidabilità dei dati.
L’innovativa soluzione di Aindo è il frutto di ricerche che rappresentano lo stato dell’arte nell’ambito dei modelli di machine learning generativi. Modelli che, a partire dal dato reale, sono in grado di generare dati artificiali capaci di replicare fedelmente pattern e comportamenti della popolazione dei dati reali.
I dati sintetici generati mantengono inalterata l’utilità statistica del dato originale, ma essendo generati attraverso un algoritmo sono privi di informazioni sensibili, eliminando anche eventuali rischi di re-identificazione.
Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .
Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .