Già protagonisti del boom del mercato azionario degli ultimi anni, i grandi titoli tech ancora una volta hanno messo a segno un rally nella seduta di ieri. Ma attenzione, perché tra i titoli che hanno guadagnato di più ci sono anche delle sorprese.
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Volano Apple e Nvidia, ma non solo
- Ieri, il Dow Jones e l’S&P 500 hanno raggiunto livelli record, spinti dalla decisione della Fed di optare per un taglio di mezzo punto percentuale di tassi di interesse. Una mossa che solitamente spinge al rialzo le azioni. Per due motivi: le condizioni dei prestiti, su cui fanno affidamento diverse aziende, diventano più vantaggiose. E, contestualmente, gli investitori decidono di puntare maggiormente in azioni, in virtù del fatto che i rendimenti offerti dai titoli di stato i fondi del mercato monetario diventano meno allettanti.
- Solitamente, quando la Fed adotta una politica monetaria più accomodante, il mercato premia i titoli azionari incentrati sulla crescita. E anche ieri la tradizione è stata rispettata, poiché l’informatica dell’S&P ha messo in ombra gli altri settori, guadagnando il 3,1% e superando il rimbalzo dell’1,8% fatto registrare dell’indice.
- Ieri Apple e Nvidia hanno visto aumentare la loro capitalizzazione di mercato più di tutte le altre società quotate negli Stati Uniti. Grazie a un rialzo del 3,7% il titolo di Cupertino ha guadagnato 124 milioni di dollari, Nvidia, in scia a un rally del 4%, ha aggiunto 122 milioni di dollari.
- Oltre Apple e Nvidia, anche altri big del tech hanno fatto registrare rialzi importanti. Stiamo parlando del produttore di veicoli elettrici, Tesla (+7,4%), della piattaforma di affitti brevi Airbnb (+5,2%), il venditore di software Salesforce (+5,4%) e i produttori di chip Advanced Micro Devices (+5,7%) e Broadcom (+3,9%).
- Il rally si è esteso anche ai titoli non tecnologici, che hanno beneficiato dell’uscita da un contesto di tassi elevati. Il produttore di attrezzature per l’edilizia Caterpillar ha guadagnato il 5,2%, spinto dalle speranze di una scossa nei progetti di costruzione. E diversi titoli bancari hanno chiuso il rialzo, guidati da attori nazionali come Citigroup (+5,3%) e Goldman Sachs (+4%), poiché si prevede una ripresa nei prestiti. Tutti e tre questi titoli, come altri che garantiscono il pagamento di dividendi, dovrebbero beneficiare di tassi più bassi, poiché gli investitori sono sempre più alla ricerca di attività che generano liquidità in un contesto di tassi di interesse più bassi.
Fatto sorprendente
Il titolo migliore dell’S&P non è stato una big del tech o un titolo particolarmente correlato ai tassi. Ma è stato Darden Restaurants, la società madre di diverse catene di ristoranti tra cui Olive Garden e LongHorn Steakhouse: le sue azioni sono aumentate dell’8,3%. Il rally però probabilmente non è da attribuire al taglio dei tassi di interesse, ma piuttosto all’annuncio, pubblicato proprio giovedì mattina, di una partenership Uber Eats.
A margine
Tra i titoli che hanno raggiunto i massimi storici in virtù del rally di giovedì ci sono: Netflix, Meta e Blackstone.
In cifre
Giovedì, secondo la classifica real time dei miliardari di Forbes, il patrimonio netto complessivo delle 15 persone più ricche al mondo è aumentato di 45 miliardi di dollari. Elon Musk, ceo di Tesla, e Mark Zuckerberg, ceo di Meta, sono coloro che hanno fatto registrare i rialzi più importanti, oltre 7 miliardi di dollari ciascuno.
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