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Trump Media vola in Borsa: il patrimonio di Trump cresce di 400 milioni di dollari

Questo articolo è apparso su Forbes.com

Le azioni della Trump Media & Technology Group, la società a capo di Truth Social, il social network dell’ex presidente e candidato repubblicano Donald Trump, sono aumentate a doppia cifra nel pomeriggio di martedì 8 ottobre, incrementando il patrimonio di Trump di quasi 400 milioni di dollari. Tuttavia, l’azienda continua a essere scambiata a un livello significativamente inferiore rispetto al suo picco massimo.

Aspetti principali

  • Le azioni della Trump Media & Technology Group sono aumentate di oltre il 17%, raggiungendo la cifra di 21 dollari per azione, facendo salire il patrimonio di Trump di 396 milioni di dollari, secondo il tracker in tempo reale di Forbes.
  • Trump, che possiede circa il 60% della società, a causa della crescita delle azioni ha visto il suo patrimonio arrivare a 4,6 miliardi di dollari, rendendolo la 758esima persona più ricca al mondo.
  • Martedì 8 ottobre è stato il secondo giorno consecutivo di rialzo per le azioni DJT, che lunedì 7 ottobre hanno chiuso con un +11%, dopo che il miliardario Elon Musk si è unito a Trump al suo comizio di Butler, in Pennsylvania.
  • Le azioni DJT stanno lentamente risalendo dopo aver toccato nuovi minimi a settembre, quando è scaduto il divieto che impediva all’ex presidente di vendere le sue azioni nella società.

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Sullo sfondo

A partire dal 19 settembre, i dirigenti di Trump Media hanno potuto vendere le loro azioni della società, poiché il periodo di blocco è terminato. Tuttavia, alla scadenza del periodo di blocco, Trump ha dissipato le preoccupazioni riguardo alla possibilità che vendesse le sue azioni, cosa che avrebbe potuto far crollare il prezzo delle azioni della società, affermando: “Non sto vendendo, mi piace”. Da allora, le azioni sono aumentate di quasi l’80% rispetto al minimo di settembre.

Nonostante ciò, l’azienda è ancora ben al di sotto del suo picco di oltre 66 dollari per azione, raggiunto quando è diventata pubblica il 26 marzo, combinandosi con la società di acquisizione a scopo speciale Digital World Acquisition Corp. Trump Media ha registrato ricavi sorprendentemente bassi, ma è spesso considerata una “meme stock” altamente volatile, cioè un’azione che diventa popolare attraverso i social media e il cui prezzo subisce variazioni a seguito di eventi non legati agli utili, come i tentativi di assassinio di Trump o le sue prestazioni nei dibattiti presidenziali.

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Altre vicende

La scorsa settimana, Trump Media ha rivelato in un documento che il suo direttore operativo, Andrew Northwall, si è dimesso a fine settembre. La società non ha fornito spiegazioni sul motivo dell’addio di Northwall, ma ha dichiarato che le sue funzioni verranno trasferite internamente. Northwall ha scritto su Truth Social di essere grato a Trump e ha dichiarato che “far parte di TMTG è stata una delle esperienze più gratificanti della mia carriera.” Lo stesso giorno in cui sono state annunciate le sue dimissioni, ProPublica ha riportato che l’azienda stava allontanando alcuni dirigenti a causa di accuse interne di cattiva gestione.

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