Saviola
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Gruppo Saviola, la storia di una falegnameria diventata un’azienda da 800 milioni di euro di fatturato

Articolo tratto dal numero di ottobre 2024 di Forbes Italia. Abbonati!

Obiettivo: decarbonizzare. Non a parole, ma nei fatti. Con un piano (pubblicato assieme al bilancio di sostenibilità 2023) che punta a contenere entro 1,5° C l’aumento delle temperature globali, in linea con l’Accordo di Parigi. E che prevede due tipi di intervento: investimenti diretti per ridurre le emissioni e interventi su possibili scenari non direttamente riconducibili al gruppo (decarbonizzazione della catena di approvvigionamento o dell’intero settore energetico). Grazie a queste iniziative, il gruppo Saviola sarà in grado di ridurre le emissioni del 21% entro il 2026.

L’azienda è nata nel 1963, quando il fondatore Mauro Saviola trasformava la sua attività di falegnameria di Viadana (Mn) in un’industria di pannelli truciolari, che nel tempo si è specializzata nell’economia circolare. In particolare nel legno-arredo, con la produzione del pannello ecologico 100% recycled wood, esclusiva mondiale che l’ha posizionata come protagonista della green economy. Il gruppo guidato dal figlio, Alessandro, è il primo riciclatore di legno al mondo: trasforma la materia prima seconda in pannelli e componenti di arredo in sintesi tra ecologia e design. “Siamo capofila delle istanze del settore del legno e dell’arredo made in Italy”, spiega il presidente, “e abbiamo alimentato una sensibilizzazione verso l’utilizzo del legno post-consumo destinato alla produzione di mobili”.  

La storia del gruppo Saviola

La trasformazione è cominciata negli anni ‘90, quando il gruppo ha iniziato un percorso basato sul riciclo del legno post-consumo, creando un sistema capace di raccogliere, trasformare e rigenerare il legno. Un sistema capace di sostenersi da solo: l’imprenditore ebbe l’intuizione, con una visione innovativa per quegli anni, di realizzare pannelli e mobili senza abbattere alberi, ma ricorrendo a un network di raccolta in tutta Europa per recuperare il legno di scarto. Attraverso la rete di centri di raccolta di Savionet, Saviola può recuperare oltre 1,5 milioni di tonnellate di legno usato all’anno, che alimentano la realizzazione dei pannelli ecologici.

Un processo che permette di salvare diecimila alberi al giorno e di presentare prodotti come i pannelli nobilitati Poro Registro, con finiture che riproducono alla vista e al tatto le venature del legno vergine. Saviola propone, inoltre, altri prodotti quali laminati, bordi e schienali, creando un pacchetto completo a disposizione dell’industria del mobile e del canale contract per architetti, progettisti e designer.

Il modello di business ha avuto un grande successo internazionale: l’azienda ha duemila collaboratori e nel 2022 ha superato i 900 milioni di fatturato. Ha investito 120 milioni in nuove tecnologie, acquisizioni e impianti e può essere definito una eco-ethical company, che lavora rispettando l’ambiente attraverso l’eco-sostenibilità e l’etica del riciclo. Il gruppo ha destinato risorse importanti ad attività di promozione di cultura e sport, di sostegno alle fasce più deboli e al terzo settore.

“Ci siamo impegnati in oltre 150 partnership con enti e associazioni del territorio”, dice il presidente. “Durante il Covid abbiamo sostenuto il comprensorio medico dell’Oglio Po Casalmaggiore (Cr), le amministrazioni locali e le associazioni del territorio. Non solo aiuti al territorio: ogni anno riconosciamo un premio extra in aggiunta a quello previsto dal contratto secondo livello aziendale, per condividere con i collaboratori i risultati economici positivi aziendali. A giugno 2022 abbiamo riconosciuto ai dipendenti 2mila euro in busta paga, per uno stanziamento complessivo di 3 milioni. A gennaio 2023 altri 1.500 euro”.

Sostenibilità al centro

Intensa anche la comunicazione, con un’impronta ai valori della sostenibilità e della cura del territorio. In particolare, con la campagna di sensibilizzazione Nuova Vita, lanciata per promuovere il valore del riciclo anche nel legno arredo, in cui sono stati coinvolti brand ambassador come l’attore Giovanni Storti, il cantante Francesco Gabbani e la content creator Aurora Cavallo.

Caratteristiche principali del gruppo sono l’integrazione di aziende nazionali e internazionali e la suddivisione in cinque business unit controllate dalla capogruppo Saviola Holding: Savionet, il network; Saviola, con il pannello ecologico 100% recycled wood; chimica sostenibile con Sadepan; mobili ecologici in kit con Composad; life science con Saviolife. Una struttura che permette di gestire processi di innovazione avanzata: è il caso della nuova business unit Saviola di Mortara, quarta linea per la produzione di pannelli nobilitati denominata Wemhöner2. L’obiettivo del nuovo impianto, firmato da tutto il team tecnico composto da 90 persone, è potenziare la capacità produttiva, con una resa giornaliera stimata di diecimila metri quadrati al giorno (circa 1.000 pannelli), e migliorarne le performance tecniche.

Innovazione anche in campo culturale e divulgativo. È il caso della partnership per Cuore, un nuovo spazio dedicato a ricerca, memoria e innovazione. Situato al piano terra del Palazzo dell’Arte di Triennale Milano, è pensato come un luogo per accogliere i visitatori, la comunità scientifica, gli studiosi e i ricercatori, ma anche una rete che unisce università, sovrintendenze, fondazioni pubbliche e private, aziende. Gruppo Saviola ha 15 stabilimenti nel mondo e 830 milioni di fatturato complessivo nel 2023.   

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