Fondata da tre compagni di stanza all’università di Stanford, Nooks ha raccolto 43 milioni di dollari per costruire strumenti che automatizzano laboriose attività di vendita.
In qualità di direttore delle vendite di un’azienda che produce software per avvocati, Tony De Leon passava ore a fare chiamate a freddo ai potenziali clienti, solo per imbattersi nella loro segreteria telefonica. Era un’attività noiosa, che comportava una grande mole di lavoro: dal recupero dei giusti numeri di telefono e dalla ricerca dei potenziali clienti a prendere appunti e fare le chiamate.
“Quando qualcuno ti parla, rimani un po’ scioccato”, ha detto Leon a Forbes. “Dimentichi tutto quello che hai imparato nella tua vita e pensi solo: ‘Oddio, hai davvero risposto alla telefonata’”.
A quel punto Leon ha iniziato a usare Nooks, una piattaforma che applica l’intelligenza artificiale alle vendite, per automatizzare compiti manuali come il reperimento delle informazioni del contatto, lasciare messaggi in segreteria, scrivere mail e fare ricerca. Ha detto che l’assistente di composizione dei numeri messo a disposizione dalla piattaforma lo ha aiutato ad aumentare le conversazioni giornaliere da due a dieci: un miglioramento enorme nella cosiddetta ‘generazione della pipeline’, ovvero il processo di conversione dei potenziali clienti in clienti paganti. “La pipeline delle vendite è la linfa vitale di un’azienda”, ha detto a Forbes l’amministratore delegato di Nooks, Daniel Lee.
La storia di Nooks
Giovedì Nooks – fondata nel 2020 da Lee, Rohan Suri e Nikhil Cheerla, compagni di stanza a Stanford – ha annunciato di avere raccolto 43 milioni di dollari in un round di finanziamento di Serie B guidato dalla società di venture capital Kleiner Perkins, con la partecipazione di Tola Capital e dell’angel investor Lachy Groom. Con 70 milioni totali di finanziamento, la startup è ora valutata 285 milioni. Lee dichiara che la società ha quadruplicato i ricavi in ciascuno degli ultimi due anni, grazie alle decine di migliaia di rappresentanti di aziende come Fivetran e Amplitude che usano la suite di strumenti IA di Nooks.
Quando i 25enni fondatori hanno lanciato Nooks durante la pandemia, il loro obiettivo era creare un “ufficio virtuale”, un’interfaccia simile a Zoom in cui gruppi fisicamente distanti potessero collaborare, entrare nelle chiamata altrui e nelle conversazioni. Dopo avere capito che i team di vendita erano i principali utenti, nel 2022 Nooks ha deciso di dedicarsi a strumenti di IA per le vendite. Con il senno di poi, abbandonare l’idea originale è stata una decisione lungimirante, ha detto Lee a Forbes. “Potreste avere notato che in quel campo ora c’è una specie di cimitero di aziende”.
La sfida a Salesforce e Microsoft
La piattaforma di IA di Nooks è costruita sulla base di modelli di IA già disponibili, come ChatGpt di OpenAI e Gemini di Google, ed è addestrata con un enorme dataset di circa 100 milioni di conversazioni di vendita anonimizzate. Nooks offre anche strumenti di coaching per aiutare i venditori a fare pratica con le chiamate prima di compierle. In queste simulazioni, l’IA interpreta il potenziale cliente, poi fornisce un riscontro su come si potrebbe migliorare. Per ridurre “la sovrabbondanza di strumenti”, per dirla con le parole di Lee, la piattaforma si integra con altri software che i venditori usano ogni giorno, come Salesforce e HubSpot.
“In un mondo in cui l’IA può davvero fare gran parte del lavoro, non vuoi essere manodopera umana che fa da collante tra gli strumenti, perché quello diventa il collo di bottiglia”, ha detto.
Nooks si deve confrontare con giganti tecnologici come Salesforce, che ha i suoi strumenti alimentati dall’IA pensati per i venditori, e Microsoft, che pochi giorni fa ha annunciato di avere in programma il lancio di dieci agenti IA – software che possono svolgere compiti specifici – per diverse attività aziendali, tra cui le funzioni di vendita di routine.
Che cosa farà Nooks con i nuovi fondi
Lee ha dichiarato che Nooks intende usare i nuovi capitali per allargare la sua squadra e migliorare il prodotto, aggiungendo nuove funzioni per cercare contatti e, in definitiva, aiutare i circa tre milioni di venditori negli Stati Uniti ad automatizzare gli aspetti più banali del lavoro e concentrarsi sulle “parti strategiche dell’attività di vendita”.
Leigh Marie Braswell, partner di Kleiner Perkins che ha guidato l’investimento della società in Nooks, ha incontrato per la prima volta Lee quando entrambi lavoravano a Scale AI, un’azienda valutata 14 miliardi di dollari che fornisce dati e software per allenare i modelli di intelligenza artificiale. Braswell ha detto a Forbes che le imprese sono alla ricerca di applicazioni che possano rendere più produttivi i dipendenti e aumentare i ricavi, andando al di là di una demo appariscente, e spera che Nooks fornisca proprio questo ai venditori. In questo modo potrebbe “dare loro più tempo per concentrarsi sul lavoro di vendita, che è umano e strategico, sulla chiusura degli accordi e sulla costruzione di relazioni”.
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