Rivian Automotive e il Gruppo Volkswagen hanno raggiunto un accordo per la creazione della nuova joint venture Rivian and Volkswagen Group Technologies – con un investimento complessivo di VW fino a 5,8 miliardi di dollari. L’inizio delle attività, come si legge nel comunicato diffuso dalle aziende, è previsto per mercoledì 13 novembre. “Con questa Jv”, prosegue la nota, “le aziende intendono sviluppare architetture elettriche di nuova generazione e tecnologie software all’avanguardia per i futuri veicoli elettrici di entrambe, coprendo tutti i segmenti. La Jv vuole mettere insieme il ruolo di Rivian come leader tecnologico in ambito software e hardware elettrico e le competenze del Gruppo Volkswagen, per ridurre i costi di sviluppo e accelerare la scalabilità delle nuove tecnologie”. La joint venture sarà guidata da Wassym Bensaid (Rivian) e Carsten Helbing (Gruppo Volkswagen).
Aspetti principali
La Jv prevede di utilizzare l’attuale architettura elettrica e software di Rivian per supportare il lancio del Rivian R2 nella prima metà del 2026 e l’uscita dei primi modelli del Gruppo Volkswagen già nel 2027.
“La partnership con Rivian è il passo logico successivo nella nostra strategia software”, ha commentato Oliver Blume, ceo del Gruppo Volkswagen. “Con la sua implementazione, rafforzeremo la nostra posizione competitiva e tecnologica a livello globale. Il lancio odierno della JV dimostra il potenziale che vogliamo sfruttare insieme negli anni a venire”. Soddisfazione condivisa anche da Rivian.“La finalizzazione odierna della nostra joint venture con il Gruppo Volkswagen segna un importante passo avanti verso la transizione globale ai veicoli elettrici. Siamo entusiasti di vedere la nostra tecnologia integrata nei veicoli al di fuori di Rivian, e guardiamo con ottimismo al futuro”, ha commentato RJ Scaringe, ceo e founder di Rivian.
Il piano economico
Il Gruppo Volkswagen prevede di investire fino a 5,8 miliardi di dollari in Rivian e nella joint venture entro il 2027. È già stato effettuato un investimento iniziale di 1 miliardo di dollari sotto forma di nota convertibile. Alla chiusura della Jv, il Gruppo Volkswagen investirà circa 1,3 miliardi di dollari come compensazione per le licenze IP di base e per una partecipazione del 50% nella Jv. Gli investimenti rimanenti, fino a 3,5 miliardi, arriveranno sotto forma di equity, note convertibili e debito in date future e in base a milestone chiaramente definiti. Gli ulteriori investimenti saranno vincolati a specifici obiettivi operativi, tecnici e finanziari. La Jv opererà come società indipendente.
Attraverso questa partnership, il Gruppo Volkswagen mira a rafforzare i benefici per i consumatori, grazie all’innovazione, alla piattaforma scalabile e al potenziale di risparmio sui costi per entrambe le parti, oltre a migliorare l’efficienza dei costi in R&D, riducendo così in modo sostenibile le spese complessive in questo ambito.
La situazione del Gruppo VW
Intanto, il Gruppo Volkswagen sta affrontando una delle fasi economicamente più complesse degli ultimi anni. La diagnosi del problema, secondo Arno Antliz, direttore finanziario del gruppo tedesco, è tutta in questi numeri: rispetto ai livelli pre-Covid, il mercato automobilistico europeo si è ridotto del 13% in termini di vendite annuali di veicoli. Cosa significa per Volkswagen? Risposta di Antlitz: stiamo vendendo circa mezzo milione di auto in meno, e ciò equivale alla produzione annuale di due fabbriche. Fabbriche che quindi potrebbero essere chiuse, con relativi licenziamenti. “Il mercato semplicemente non c’è più”, ha detto. Il piano dell’azienda, riportato a settembre, è chiaro: tagliare i costi.
Il 30 ottobre Audi, facente parte del Gruppo VW, chiuderà il suo stabilimento di Bruxelles dal 28 febbraio 2025. Ad annunciarlo è stata lo stesso colosso automobilistico tedesco. L’impianto, dove viene prodotto il suv elettrico Q8 e-tron, diventa così il primo sito del Gruppo Volkswagen a chiudere in Europa da decenni.
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