Dall’Università Pontifica Salesiana parte una proposta chiara e forte (e al momento anche esclusiva dal punto di vista accademico…) al terzo settore: formate professionisti che possano contribuire in modo significativo a un’economia orientata verso la sostenibilità e il benessere sociale, preparando i partecipanti a diventare pionieri di pratiche finanziarie etiche e responsabili, che considerano l’impatto sociale e ambientale come parte integrante delle decisioni economiche.
Lo fa con un corso nell’ambito del percorso di Licenza Etica, Economia e Diritto del Terzo Settore della Facoltà di Filosofia puntando a fornire una solida base teorica e pratica sulla finanza etica e solidale, evidenziando l’importanza di considerare l’impatto sociale e ambientale nelle pratiche finanziarie.
L’evoluzione verso una finanza etica
Negli ultimi anni, la finanza etica e solidale ha vissuto una crescita significativa, emergendo da un contesto di nicchia per diventare una componente essenziale del panorama finanziario globale. Questa evoluzione è il risultato di una crescente consapevolezza dell’importanza di utilizzare le risorse finanziarie per generare valore non solo economico, ma anche sociale e ambientale. Gli sviluppi in questo campo sono numerosi e testimoniano un cambiamento culturale profondo nelle pratiche finanziarie. Strumenti come i green bonds, i social bonds e i sustainability bonds sono diventati sempre più popolari, permettendo di canalizzare capitali verso progetti con un impatto positivo sul pianeta e sulla società e supportati da normative sempre più rigorose, come la tassonomia verde europea, che mirano a garantire che gli investimenti siano realmente sostenibili e a combattere pratiche di greenwashing.
Parallelamente, stanno emergendo nuovi modelli di investimento, come l’impact investing, che cerca di generare ritorni economici insieme a un impatto sociale misurabile. Questo approccio sta attirando un numero crescente di investitori, in particolare tra le nuove generazioni, che vogliono vedere i loro investimenti contribuire a cause sociali e ambientali. L’impact investing segna una significativa evoluzione nella misurazione delle performance finanziarie, ampliando i criteri di valutazione oltre il mero profitto.
Un ulteriore aspetto cruciale è l’integrazione dei criteri esg (ambientali, sociali e di governance) nei processi decisionali delle aziende. Sempre più imprese stanno riconoscendo l’importanza di considerare i rischi e le opportunità attraverso una prospettiva sostenibile, rendendo la finanza etica parte integrante delle loro strategie aziendali. Questa integrazione è spesso alimentata dalla crescente domanda dei consumatori di maggiore responsabilità e trasparenza. Inoltre, lo sviluppo tecnologico sta facilitando l’accesso alla finanza etica.
Le piattaforme digitali, il crowdfunding e la tecnologia blockchain stanno rendendo più semplice per i piccoli investitori partecipare a progetti sostenibili e monitorare l’impatto dei propri investimenti. Questo non solo amplia le opportunità di investimento, ma promuove anche una maggiore responsabilità tra gli investitori.
Nell’ambito del corso si è tenuta una lezione aperta di Strumenti di Finanza Etica e Solidale, un appuntamento prezioso per esplorare le nuove frontiere della finanza al servizio della società. L’evento si è svolto presso la Sala Juan Vecchi dell’Università Pontificia Salesiana e ha visto la partecipazione di esperti di rilievo nazionale e internazionale nel campo della finanza etica e sostenibile. Gabriele Sepio, avvocato cassazionista e docente di diritto tributario presso l’Università Pontificia di Roma, ha parlato dei Nuovi modelli e opportunità della Finanza Sociale offrendo una panoramica sui nuovi strumenti e modelli della finanza sociale, evidenziandone il potenziale nell’affrontare le sfide economiche e sociali contemporanee.
Elisa Zambito Marsala, responsabile Education Ecosystem and Global Value Programs di Intesa Sanpaolo e docente di Principi di Finanza etica e sostenibile presso l’Università Pontificia di Roma, ha parlato della trasformazione della finanza sostenibile e degli strumenti a supporto per un futuro responsabile. Nel corso dell’intervento sono stati ripresi tra gli strumenti principali sviluppati nelle lezioni, a supporto dei processi di trasformazione, in un’epoca caratterizzata da grandi cambiamenti. Ma anche di come una grande Banca sta interpretando il proprio contributo al Paese sul tema dell’evoluzione delle competenze e sull’education.
Giovanni Barbara, avvocato cassazionista e revisore legale, direttore scientifico della Rivista Corporate Governance, senior partner Lexacta Global Legal Advice, straordinario di Diritto commerciale, ha approfondito il tema della governance aziendale da una prospettiva innovativa, mettendo al centro il valore umano come elemento chiave per il successo e la sostenibilità delle organizzazioni. Antonio Daood, assistant professor in Organization Studies, Università Luiss Guido Carli ha presentato la case study dell’Associazione Banco Alimentare Roma ODV (di cui è presidente) un esempio concreto di come il Terzo settore possa contribuire all’impatto sociale positivo attraverso pratiche innovative e solidali.
Francesco Langella, direttore comunicazione e sviluppo – PR Manager – Segreteria Generale Università Pontificia Salesiana ha fatto riferimento, infine, all’’importanza di una formazione accademica specifica dedicata al Terzo settore per rispondere a una crescente domanda di professionalità in un ambito cruciale per la società.
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