L’Unione Europea ha multato Apple per 570 milioni di dollari (500 milioni di euro) e Meta per 228 milioni di dollari (200 milioni di euro) per violazioni separate delle norme del blocco sul mercato digitale. Una decisione che potrebbe intensificare le tensioni tra l’Ue e gli Stati Uniti in un momento in cui entrambe le parti stanno cercando di concludere accordi commerciali e tariffari.
Fatti principali
- La Commissione europea ha annunciato le sanzioni al termine di un’indagine durata un anno sulla conformità delle due aziende al Digital Markets Act (DMA), la legge che mira a rendere più facile per le piccole imprese competere con i giganti tecnologici globali.
- Secondo la Commissione, Apple non ha rispettato le regole in quanto ha imposto diverse restrizioni che limitano gli sviluppatori di app per iPhone e iPad nel trarre pieno vantaggio dai “canali di distribuzione alternativi” diversi dall’App Store ufficiale dell’azienda.
- La Commissione ha inoltre evidenziato che l’azione di Apple ha impedito ai consumatori di usufruire di “offerte alternative e più economiche”, poiché il produttore dell’iPhone ha vietato agli sviluppatori di app di informare direttamente gli utenti riguardo tali offerte.
- Ad Apple è stato ordinato di rimuovere queste “restrizioni tecniche e commerciali” e di astenersi dal non conformarsi alle regole in futuro.
- Il regolatore ha inoltre stabilito che il modello pubblicitario binario di Meta, chiamato “Consenso o pagamento” – che offre agli utenti la possibilità di utilizzare Facebook e Instagram gratuitamente con pubblicità personalizzata oppure pagando per un servizio senza pubblicità – ha violato le regole.
- La Commissione ha affermato che il modello di Meta non è conforme al DMA perché non consente agli utenti di scegliere una versione gratuita del servizio che utilizzi “meno dati personali”.
Cosa sta ancora esaminando l’Ue?
La Commissione sta anche esaminando una proposta compromissoria avanzata da Meta nel novembre 2024, che prevede una versione di Facebook e Instagram con “pubblicità personalizzate gratuite” che “presumibilmente utilizza meno dati personali per mostrare gli annunci”.
Cosa ha detto Apple?
Apple ha dichiarato a diversi media di avere intenzione di fare ricorso contro la decisione, definendola “l’ennesimo esempio della Commissione Europea che prende di mira ingiustamente Apple con una serie di decisioni dannose per la privacy e la sicurezza degli utenti, dannose per i prodotti e che ci costringono a regalare gratuitamente la nostra tecnologia.”
Cosa ha detto Meta?
Il responsabile degli affari globali di Meta ha dichiarato al Wall Street Journal che l’azienda probabilmente farà ricorso contro la sentenza e ha paragonato le regole dell’UE a un dazio da miliardi di dollari. “Il fatto che la Commissione ci costringa a cambiare il nostro modello di business equivale, di fatto, all’imposizione di un dazio da miliardi di dollari su Meta, costringendoci al contempo a offrire un servizio inferiore,” ha affermato Kaplan.
Il contesto
Le multe a Meta e Apple arrivano durante una pausa di 90 giorni nei dazi reciproci imposti dal presidente Donald Trump contro l’UE e altri paesi. Anche l’UE ha sospeso le proprie contromisure contro le importazioni statunitensi, mentre entrambe le parti hanno mostrato interesse a negoziare. Nonostante ciò, funzionari europei hanno segnalato che, se dovesse esplodere una guerra commerciale tra le due parti, il blocco prenderà di mira le esportazioni di servizi statunitensi, inclusi i colossi del tech.
Dall’elezione di Trump, diversi dirigenti di aziende tecnologiche hanno cercato un confronto con lui per lamentarsi delle normative UE che prendono di mira le loro attività. Da quando è entrato in carica, Trump e membri della sua amministrazione hanno più volte messo in guardia l’UE contro le multe “ingiuste” e le “regole internazionali gravose” rivolte alle aziende statunitensi.
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