Boeing, colosso americano dell’aerospazio, ha completato con successo il primo volo di prova del suo prototipo di veicolo aereo autonomo destinato al trasporto di passeggeri. La prova è durata pochi secondi, con il veicolo che si è sollevato da terra ed è tornato al suolo presso il campo di test di Manassas, in Virginia. Boeing NeXt, divisione della società attiva nella mobilità aerea urbana, insieme con Boeing Aurora Flight Sciences, continuerà i test per promuovere la sicurezza e l’affidabilità del trasporto aereo autonomo.
Il prototipo PAV, si legge in una nota, ha completato decollo, volo e atterraggio controllati, durante il quale sono state testate le funzioni autonome del veicolo e i sistemi di controllo a terra. “In un anno, siamo passati da un progetto concettuale a un prototipo volante”, ha dichiarato il direttore tecnico di Boeing, Greg Hyslop.
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Alimentato da un sistema di propulsione elettrica, il prototipo PAV – che misura 9,14 metri di lunghezza e 8,53 metri di larghezza – è progettato per il volo completamente autonomo dal decollo all’atterraggio, con un’autonomia fino a 80 km.
Il volo di prova rappresenta l’ultimo traguardo per Boeing NeXt. La divisione del gruppo collabora con le agenzie di regolamentazione e i partner industriali per guidare l’introduzione responsabile di un nuovo sistema di mobilità e garantire un futuro in cui possano coesistere in modo sicuro autoveicoli autonomi e quelli pilotati. Oltre al PAV, il portafoglio di Boeing NeXt comprende un veicolo aereo cargo (CAV) senza equipaggio completamente elettrico progettato per trasportare fino a 226,80 chilogrammi e altri velivoli di mobilità urbane, regionali e globali. “Dalla costruzione di veicoli aerei all’integrazione dello spazio aereo”, ha aggiunto Steve Nordlund, vicepresidente e direttore generale di Boeing NeXt, “inaugureremo un futuro di mobilità sicura a bassa sollecitazione nelle città e nelle regioni di tutto il mondo”.
Quelli di Boeing non sono però i primi taxi volanti: già a maggio scorso Uber aveva presentato la nuova gamma di prototipi di velivoli a decollo e atterraggio verticale, denominati Embraer e Pipistrel. E nella rosa dei nomi dei pionieri del trasporto aereo ci sono anche Airbus, secondo produttore di aerei civili al mondo per numero di consegne dopo Boeing, che ha annunciato il lancio del primo taxi volante atteso nel 2023, e infine Bell Nexus, che proprio nei giorni scorsi ha portato il suo nuovo modello aereo sotto gli occhi dei visitatori del Ces di Las Vegas.
Un business, quello del trasporto aereo, non sottovalutato né da JPMorgan Chase, che in un rapporto pubblicato il mese scorso predice che il mercato per velivoli commerciali leggeri senza pilota e/o autonomamente potrebbe arrivare a 1,5 trilioni di dollari entro il 2040, né la NASA e Bloomberg News, i quali prevedono che il mercato varrà da 615 miliardi di dollari a quasi 3 trilioni di dollari entro la stessa data. Certo, come suggerisce su Forbes Dan Reed, gli interrogativi legati a questo nuovo tipo di trasporto non sono pochi. Ad esempio, cosa richiederanno i regolatori dei piloti umani di questi taxi volanti? Oppure, quale tipo di infrastrutture dovranno essere costruite per mantenere simili velivoli, e (soprattutto) quanto costerà una semplice corsa?
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