Da tempo, la Central Intelligence Agency degli Stati Uniti rivolge le sue attività socialmediali a un pubblico giovane e intriso di riferimenti pop. Una settimana fa, su Twitter, ha rivelato che un suo ex vice direttore era apparso con un cameo nientemeno che nell’ultima stagione de Il Trono di spade. Ma giovedì è stato compiuto il salto di qualità, e l’agenzia di spionaggio civile più temuta al mondo ha fatto il suo debutto su Instagram, insieme a modelli, star di Hollywood e celebrità sparse.
L’ha fatto pubblicando una fotografia enigmatica e una didascalia piuttosto inquietante: “Io spio col mio piccolo occhio”. L’immagine raffigura una scrivania stracolma di oggetti.
Tra questi, al momento, sono stati identificati: un badge del 1985 dell’attuale direttrice Gina Haspel; la statua di una civetta dorata che rappresenta Atena, dea greca della sapienza; un orologio fermo alle 8.46, l’ora in cui il volo 11 di American Airlines si schiantò sulla North Tower del World Trade Center l’11 settembre del 2001; una scatola contenente dei gemelli per i polsini della camicia, usati talvolta dagli agenti per riconoscersi fra loro; una parrucca grigia, presumibilmente usata dagli agenti sotto copertura; una mappa della Cina; una busta con la scritta “top secret pulp”, che serve a distruggere i documenti; il famigerato timbro “classified”, con il quale la Cia appone il segreto di Stato ai suoi documenti; un ritratto di Tony Mendez, l’ex agente della Cia del film Argo, l’artefice dell’operazione che risolse la crisi dei sei ostaggi americani a Teheran nel 1979 (il ruolo venne interpretato da Ben Affleck).
C’è anche un’agenda con una scritta in arabo: “Condividiamo ciò che possiamo, proteggiamo ciò che dobbiamo”. Secondo CBS, diversi oggetti appartengono ad agenti della Cia ancora in servizio. E per il quotidiano Telegraph, la scrivania esiste davvero ed è situata negli uffici della Cia a Langley, in Virginia. Instagram, di proprietà di Facebook, ha oltre un miliardo di utenti e secondo molti analisti ha già superato la creatura di Mark Zuckerberg in popolarità tra gli adolescenti. In meno di una settimana l’account della Cia ha già superato i 100mila follower.
A detta del portavoce della Cia, Timothy Barrett, il nuovo account sarà uno strumento per “accendere la curiosità degli utenti”. E, possibilmente, reclutare nuove leve. In poche ore la pagina di Instagram è stata subito invasa da migliaia di utenti che hanno fatto ironia sul cinismo e le passate attività dell’agenzia, mentre altri hanno provato fin da subito a risolvere il rompicapo degli oggetti, che si è tramutato in una sorta di test per aspiranti spie.
La Cia, al momento, non “segue” ancora nessuno, ma a leggere i commenti non c’è da credergli. Nel frattempo su Instagram c’è già l’Fbi, che posta foto delle sue attività quotidiane. Nel 2014, al suo esordio su Twitter, la Cia aveva scritto: “Non possiamo confermare né smentire che questo sia il nostro primo tweet”. Dei buontemponi, insomma. Lo conferma Barrett: “Attraverso questo profilo apriremo una finestra sulla vita all’interno della nostra agenzia, ma non possiamo promettervi selfie da località segrete”.
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