Il Barcellona vuole fare il gestore. Il club catalano ha infatti lanciato un fondo di private equity, Barça Ventures, che mira a raccogliere 120 milioni di euro per startup che si occupano di sonno, alimentazione e monitoraggio di prestazioni sportive. La società blaugrana non metterà a disposizione capitale per questo fondo ma gestirà i contributi che arriveranno da investitori internazionali e si metterà a disposizione come “laboratorio” in cui testare le soluzioni ideate.
L’obiettivo è quello di raccogliere la somma prevista entro due anni e iniziare ad investire in startup che consentano miglioramenti sostanziali in uno dei tre ambiti in cui Barça Ventures vuole specializzarsi. Il fondo si concentrerà infatti su progetti legati all’alimentazione, al sonno e alle prestazioni nel mondo dello sport. Il primo mercato in cui la società catalana ha deciso di presentare il fondo è quello degli Stati Uniti. E sono già stati firmati accordi con varie università come MIT e Yale.
È la prima volta che una squadra di calcio mira a diventare il gestore di un fondo ma il Barcellona potrà così potenziare il nuovo Barca Innovation Hub, ecosistema creato nel 2017 per riunire tutte le conoscenze del club, da quelle sportive al marketing. I progressi che verranno fatti da questa nuova iniziativa verranno messi a disposizione dei 2.800 giovani atleti che fanno parte della cantera del Barcellona. Non solo quella del calcio, ma anche nella pallacanestro e nella pallamano.
Il Barcellona in passato ha collaborato con oltre 80 startup e dato vita a progetti innovativi insieme a multinazionali come Gatorade, con cui ha creato bottiglie speciali dotate di bluetooth in grado di controllare l’idratazione dei giocatori, e con Realtrack Systems il Barça ha messo a punto dei gilet che consentono di raccogliere 20mila dati al secondo per ciascun giocatore.
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