Si rinnova il sodalizio tra Brooks Brothers, storico marchio americano fondato nel 1818 – e acquisito nel 2001 da Claudio Del Vecchio – e Riccardo Pozzoli, imprenditore digitale e influencer di successo.
Il frutto della partnership è una capsule collection in edizione limitata con focus sulla camicia, capo iconico del marchio Usa che quest’anno celebra il suo 201esimo anniversario. La collezione è composta da 3 camicie: in gabardine di cotone verde militare, in lino bianco con collo alla coreana e in chambray di cotone azzurro con collo button-down.
Forbes.it ha incontrato Pozzoli per capire se questo accordo è l’inizio di una nuova carriera o l’ennesimo tassello di una professionalità composita.
Da imprenditore digitale e influencer di successo alla creazione di una collezione di moda. Com’è nata l’idea?
E’ una collezione che completa e consolida un rapporto che dura già da un anno con un brand di cui condivido i valori e le tradizioni. Le camicie rispecchiano a pieno il mio stile. La collaborazione è stata una naturale evoluzione di questo interessante percorso”.
Perché Brooks Brothers?
Perché è un brand del quale condivido i valori: heritage e qualità dei materiali.
Come è nata la capsule?
Insieme ai designer abbiamo lavorato sui materiali e i modelli classici di camicia, aggiungendo dettagli e colori che più mi rappresentano e legati a occasioni d’uso che caratterizzano la mia vita quotidiana personale e lavorativa. Inoltre è il must have della stagione.
Invece quali sono due capi must nel guardaroba di Riccardo Pozzoli?
Coppola (soprattutto in inverno) e camicia denim.
È la prima volta che firmi una collezione tutta tua?
Sì, è la prima volta che lavoro su dei prodotti in collaborazione con un brand e sono felice ed orgoglioso. Spero sia solo l’inizio di progetti come questo.
Poi sei anche talent scout… c’è un consiglio che daresti a un giovanissimo che aspira a ottenere il tuo successo digitale e non?
Non esiste un consiglio universale, ogni talento ha la sua storia e un potenziale percorso di crescita mirato. Credo che il futuro (soprattutto social) dei talenti sia l’autenticità e la personalità. Raccontare la propria storia in maniera credibile senza farsi influenzare dagli altri, mantenendo il proprio DNA: è la chiave per avere successo nel mondo dei social e del lavoro in generale.
Prossimo progetto in vista?
Sono impegnato in ambiti diversi al momento. Dalla direzione creativa di Condé Nast Social Talent Agency a progetti legati alla formazione. Sto ideando i concept per nuovi progetti editoriali e sto avviando società di sviluppo start up. In quest’ultimo campo la mia ambizione è quella di riuscire ad aiutare i giovani imprenditori a costruire con determinazione il proprio percorso professionale, mettendoli in comunicazione con il mondo dei capitali.
E con Brooks Brothers ci sarà un prosieguo?
Ci stiamo lavorando… squadra che vince non si cambia.
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