Risolvere le tante criticità connesse “in primis alla gestione dei tesseramenti”, semplificando e velocizzando tutti gli step ad essi connessi e non solo. È così, come racconta con orgoglio Luca Eusepi, responsabile del settore tesseramento Fipav, che la Federazione italiana pallavolo è stata la “prima, tra le federazioni sportive italiane, a capire che doveva dotare i presidenti delle società affiliate degli strumenti necessari a operare in modo completamente digitale e a valore legale, a partire dalla sottoscrizione dei documenti elettronici mediante firma digitale”. All’epoca – svela Eusepi – “scegliemmo la soluzione che ci garantiva l’attivazione in tempo reale del certificato di firma, allora su smart card, e cioè quella di InfoCamere. Poco tempo dopo, questa cedette a InfoCert il proprio ramo d’azienda comprensivo, tra gli altri, proprio dei servizi di certificazione digitale: iniziò, così, la proficua collaborazione con InfoCert che dura con reciproca soddisfazione ancora oggi”.
Da quel momento, tutti i legali rappresentanti delle società affiliate sono dotati di firma digitale per sottoscrivere numerose pratiche: dalle affiliazioni al tesseramento di atleti, tecnici e dirigenti, dai vincoli societari degli allenatori a tutti i rinnovi, fino al versamento di tasse e quote d’iscrizione. Attività che, prima del processo di digitalizzazione messo in atto dalla federazione, richiedevano tanto tempo, tanto impegno del personale e un uso smisurato della carta. “Ogni giorno – ricorda Eusepi – occorrevano una media di almeno tre ore e circa dieci persone per smistare le richieste pervenuteci via posta, predisporre i documenti di risposta, firmarli, imbustarli e spedire le raccomandate. Per non parlare della grande quantità di moduli di rinnovo da recapitare ogni inizio d’anno”.
Ovviamente, per capire l’importanza della portata di questo cambiamento paradigmatico della Federazione italiana pallavolo bisogna ricordare un aspetto ben preciso, ossia la sua grandezza e la sua organizzazione. La Fipav, infatti – come dichiara Luca Eusepi – “è composta da 21 Comitati Regionali, e 67 Comitati Territoriali e coordina, quindi, l’attività di oltre 4321 società e associazioni affiliate e di ben 407.896 tesserati”.
Business Key e firma digitale remota: l’innovazione Fipav e Infocert
Vista l’ottima riuscita del pioneristico processo digitale, la collaborazione tra Fipav e Infocert è proseguita a passo veloce con un solo obiettivo: innovazione costante. Ne è una dimostrazione, tra tutte, la sostituzione delle tradizionali smart card (che richiedevano l’utilizzo di un apposito lettore da collegare a un pc), con le più funzionali Business Key. Essi non sono altro che token di firma Usb di InfoCert che – grazie al pre-installato software Dike – sono immediatamente utilizzabili sul pc senza ulteriori download e, in più, consentono con un unico pin di custodire tutte le password di accesso ai diversi servizi web.
“I presidenti delle società affiliate – svela Eusepi – beneficiano di processi di iscrizione e tesseramento semplici e rapidi: dopo la registrazione sul sito della Fipav, ricevono per posta elettronica le credenziali personali e possono subito accedere al sistema di tesseramento”. E il suo funzionamento è semplice, veloce e immediato. Infatti, una volta collegati alla piattaforma, i presidenti inseriscono i dati dell’atleta da tesserare, caricano la scansione del suo certificato medico agonistico e perfezionano il versamento della quota d’iscrizione. Dopo il pagamento, che avviene tramite carta di credito, la procedura si conclude con la loro firma, apposta tramite un semplice Pin. Un tesseramento praticamente in tempo reale. “È accaduto – racconta Luca Eusepi – che una società volesse schierare per un partita un nuovo atleta, tesserandolo a sole due ore dall’inizio dell’incontro. E c’è riuscita tranquillamente. La richiesta e la conseguente operazione di tesseramento online si concludono in pochi minuti. Un servizio di qualità davvero eccellente”. E non è finita qui.
Da luglio, la Fipav ha iniziato gradualmente la sostituzione delle Business Key con le firme digitali remote, sempre di InfoCert. Con esse non ci sarà più bisogno di alcun dispositivo fisico: le firme potranno essere apposte utilizzando l’applicazione gratuita Dike – da pc, tablet o smartphone – e digitando l’Otp che di volta in volta verrà inviato al numero di cellulare associato al certificato attivo. “Il servizio di firma – conclude Luca Euspei – sarà ancora più sicuro e, soprattutto, comodo, visto che sarà accessibile ovunque ci si trovi.”
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