“C’era una volta un ragazzo di Ravenna, la città dei mosaici e di Dante Alighieri, che partì per il mondo con un sogno: innovare la moda attraverso la tecnologia. Creò Yoox, una piccola startup che nel giro di pochi anni divenne un unicorno tech e un colosso dell’e-commerce di moda, dall’Europa all’America, fino al Giappone. Gli anni passavano, ma il ragazzo non smetteva di sognare: andò a Londra dove si unì con il suo eterno rivale Net-a-porter, e a Dubai dove il mitico Alabbar gli aprì le porte degli Emirati. Poi il gigante svizzero Richemont decise di rendere sempre più grande la sua creatura e insieme ripartirono alla volta della Cina, incontrarono Alibaba e milioni di giovani cinesi attratti dal fashion digitale. Come avrete capito quel ragazzo ero io, e il mio sogno si è avverato. Il finale? Non c’è una fine. La storia di Yoox continuerà, io celebrerò i suoi successi da presidente e ci saranno altre innovazioni da intraprendere. Spero che la mia avventura serva da ispirazione a tutti coloro che non smetteranno mai di sognare l’impossibile e credere alle favole”.
Racconta tutto in queste poche ma significative righe attraverso il suo profilo Instagram Federico Marchetti, fino a ieri ceo dell’e-tailer del lusso, anticipando la nomina di Geoffroy Lefebvre, attualmente group digital distribution director di Richemont e complice di aver guidato l’espansione dell’e-commerce del colosso svizzero negli ultimi due anni, come nuovo amministratore delegato del gruppo Ynap a decorrere dal 4 gennaio 2021.
LEGGI ANCHE: “La collezione di Yoox e del principe Carlo celebra una nuova generazione di artigiani”
“Il viaggio digitale di Richemont, dal nostro primo investimento in Net-a-porter nel 2002, al mio incontro con un imprenditore visionario, Federico Marchetti, che ha portato nel 2015 alla creazione di Yoox e poi alla sua acquisizione nel 2018, è stato per molti versi affascinante”, ha aggiunto in una nota Johann Rupert, presidente di Richemont. Un passaggio di consegne preannunciato già all’inizio di quest’anno, e rallentato a causa della pandemia, che poterà nuove sfide internazionali per il gruppo Ynap cresciuto negli ultimi vent’anni in maniera esponenziale, da start-up al più grande ecosistema dell’e-commerce del lusso nel mondo.
Solo pochi giorni fa, il gruppo Ynap aveva lanciato Infinity 2030, nuova strategia che si articola in 12 impegni legati ai sustainable development goals dell’Onu riguardanti quattro aree: circular business, circular culture, planet positive e people positive. I primi impegni verranno raggiunti entro la fine del 2020 e rappresenteranno una base solida su per portare avanti un cambiamento concreto nel corso dei prossimi 10 anni.
Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .
Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .