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Nativa è un catalizzatore di innovazione, una Regenerative Design Company che supporta le aziende in una radicale evoluzione del proprio business accelerandone la transizione verso modelli rigenerativi focalizzati esclusivamente nella direzione della sostenibilità. E’ una realtà nata con questa vocazione e ha alle spalle 30 anni di esperienza, ha mosso i primi passi nel settore quando ancora questi temi erano considerati fantascienza. E’ un’azienda fondatrice del movimento B-Corp in Europa e prima B-Corp italiana, un movimento globale che oggi sta crescendo rapidamente ed è presente in più di 130 settori e oltre 50 Paesi con l’obiettivo di riscrivere il modo di fare impresa. Si tratta di una guida verso un nuovo paradigma oltre la sostenibilità. Attualmente i sistemi sociali e ambientali sono troppo compromessi e la sostenibilità non basta più, c’è la necessità di un modo radicale di pensare, che porti il mondo del business a diventare una forza rigenerativa per gli esseri umani e la biosfera. Nativa è questo e molto di più, aiuta migliaia di aziende che scelgono di esistere per uno scopo diverso dal semplice profitto, generando valore per le persone e il pianeta.

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Personaggi ed interpreti

Eric Ezechieli è co-founder, insieme a Paolo Di Cesare, di Nativa. Laurea in Economia alla Bocconi, Master in Sustainable Innovation & Education a Stanford e Alumnus del Global Solutions Program di Singularity University. Chairman di The Natural Step International, co-founder di SingularityU Italy e membro del “G7 Advisory Board on People Centered Innovation”. L’azienda è stata premiata come “Most Valuable Player 2016” del movimento globale delle Benefit Corporation per avere introdotto la forma giuridica di società benefit in Italia.

Il punto forte

L’innovazione portata da Nativa è testimoniata dal fatto che quando lo statuto è stato presentato alla Camera di Commercio di Milano questo è stato respinto ben quattro volte perché considerato illegale. Si rifaceva infatti al concetto di B Corporation che al tempo esisteva solo negli Stati Uniti e si basava sul fatto che lo scopo dell’azienda non fosse quello di creare valore solo per i soci o distribuire i dividendi tra gli azionisti, ma creare valore per sé stessa e per la società, concetto allora non contemplato dal Codice Civile. Nativa ha aperto una strada e oggi si contano centinaia di società benefit in Italia, alcune delle quali multinazionali con miliardi di fatturato.

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