Speciale 100 Responsibility 2022
È un’azienda tessile statunitense specializzata in abbigliamento sportivo e da esterni. Fondata da Yvon Chouinard nel 1973 a Ventura, in California, il suo logo è la sagoma del monte Fitz Roy, al confine tra Cile e Argentina in Patagonia. Chouinard fondò Patagonia nel 1972, ma vi arrivò solo dopo un percorso imprenditoriale illuminante. Da giovane scalatore decise di creare dei chiodi da arrampicata riutilizzabili. Partendo da una vecchia lamina di una mietitrice, e con degli strumenti da fabbro iniziò a produrre per sé questi chiodi, e poi a venderli. Ma i chiodi rovinano la roccia, e Chouinard decise di sostituirli con dei dadi: la prima di una lunga serie di intuizioni ambientaliste. Nel 1970 arrivò la rivoluzione del colore. Chouinard stava scalando la Scozia, e decise di provare ad usare le maglie da rugby del posto per innovare il settore: ci riuscì, e le vendite lo ripagarono. Oggi Patagonia ha 2500 dipendenti in tutto il mondo e un fatturato annuo di un miliardo e mezzo di dollari.
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SITO WEB
https://eu.patagonia.com/it/it/home/CONTATTI
Sede: Jollemanhof 11
1019 GW Amsterdam
Paesi Bassi
OBIETTIVI
Personaggi ed interpreti
Yvon Chouinard è un alpinista, esperto di arrampicata e magnate statunitense, fondatore di Patagonia. Ha partecipato alla storica “golden age” della scalata nello Yosemite e fin dagli anni Sessanta sostiene il green climbing. Ha inoltre dato un contributo decisivo allo sviluppo della moderna arrampicata su ghiaccio.
Il punto forte
L’impegno verso la salvaguardia dell’ambiente è centrale in Patagonia. Sin dalla sua nascita l’azienda ha destinato le sue risorse finanziarie verso le cause ambientaliste, fino alla decisione dello scorso settembre di riconvertire tutti i suoi profitti in sostegno alla lotta contro il climate change. L’azienda sostiene con convinzione le iniziative delle piccole comunità, ancora prima che quelle delle grandi Ong. A Patagonia si deve anche il passaggio al cotone organico. L’azienda aveva capito che nel secondo dopoguerra la produzione industriale di cotone era nociva per l’ambiente, e aveva deciso di riprogettare i propri capi di abbigliamento ma anche la stessa idea della filiera produttiva. L’ambiente è nel dna di Patagonia.