Nonno Gaetano Cicco produceva da sempre il vino per la sua famiglia con le uve Syrah dalla sua parcella di poco meno di un ettaro nella contrada di San Giaime, entroterra siciliano. Non aveva intenzione di vendere i suoi vini, ma tutto cambiò nel 2006 quando suo nipote Alessio, finiti gli studi a 22 anni, ebbe l’idea di fare un’azienda vitivinicola partendo proprio dal vigneto del nonno. Per Alessio era una scommessa e non poteva sapere quale destino lo avrebbe atteso diventando imprenditore agricolo, nonostante ciò decide di accettare la sfida. Negli anni successivi, dà vita alla Tenuta San Giaime, ma solo nel 2012 propone al mercato le prime mille bottiglie. I vini di Alessio sono stati accettati con entusiasmo, attirando l’attenzione di importanti critici del settore che hanno sparso la voce.

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Personaggi ed interpreti

Si narra che nel Medioevo i pellegrini diretti a Santiago di Compostela transitassero dalla Sicilia per raggiungere la Via Francigena, passando dalla contrada San Giaime. La leggenda narra che tra i doni dei pellegrini, vi fosse il vitigno Syrah, che contraddistingue l’azienda. La passione per questo vitigno si trasmise così per generazioni fino a Gaetano Cicco, nonno di Alessio, e alla sua famiglia. Dopo il successo della sua prima annata (2012), Alessio decide di comprare altri 6 ettari di terra per piantare diverse varietà come il Grillo, Nerello Mascalese, Perricone e addirittura Pinot Noir piantati ad un’altezza di mille metri, per raggiungere un’elegante espressione che fa ricordare la Borgogna.

L'abbiamo scelto perché

Per il coraggio di un giovane che ha preso l’azienda dalle mani del padre Salvatore e dello zio Franco Mastrandrea, che si occupa di viticoltura da più di 30 anni.

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