Speciale 100 Eccellenze Italiane 2022
Wine

Tenute Chiaromonte

Speciale 100 Eccellenze Italiane 2022

Ad Acquaviva delle Fonti, nel cuore della Puglia, le Tenute Chiaromonte sono un simbolo dell’enologia pugliese in Italia e nel mondo. Sin dal 1826 la famiglia, generazione dopo generazione, tramanda il sapere di una terra che produce vino, olio e bellezza. Le condizioni pedoclimatiche contribuiscono a donare ai vini potenza, eleganza, freschezza, mineralità e longevità. Gli oltre 60 ettari di terreni tra uliveti e vigneti di età compresa tra i 30 e i 100 anni sono coltivati secondo metodi biologici. Sperimentazione, curiosità e impegno hanno portato Tenute Chiaromonte a vincere la sfida di valorizzare nel mondo il Primitivo Doc Gioia del Colle e altri vitigni autoctoni, ottenendo numerosi riconoscimenti. Attualmente sono circa 250mila le bottiglie di rosso, bianco, rosato e bollicine prodotte annualmente dall’azienda con un mercato rivolto per il 60% all’estero. Nel 2018 l’azienda è finita sotto i riflettori dopo un ordine di ben 4.320 bottiglie di vino da parte della Casa Bianca, frutto di una degustazione a Los Angeles: “Il nostro Primitivo base è piaciuto così tanto al buyer da convincerlo a ordinare un numero considerevole di bottiglie”, racconta Nicola Chiaromonte.

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CONTATTI

Contrada Scappagrano - SP 178 Km 2
Acquaviva delle Fonti (Ba)
Telefono: 080 5127551

Personaggi ed interpreti

Nel 1998 Nicola Chiaromonte (nella foto, a sinistra) prende le redini dell’azienda di famiglia abbandonando la fotografia e l’equitazione che per 20 anni l’aveva portato a gareggiare in Italia e all’estero. Al suo fianco, l’amico e imprenditore Paolo Montanaro, che coniuga esperienza professionale e passione per il vino. “Siamo diventati un punto di riferimento per l’eccellenza pugliese nel mondo. Abbiamo sfatato il mito che in Puglia non fosse possibile produrre grandi vini rossi, bianchi o bollicine”.

Il punto forte

Tra i diversi vini prodotti dalle Tenute Chiaromonte, uno di quelli che ha ottenuto i maggiori apprezzamenti da parte degli addetti ai lavori è il Primitivo Muro Sant’Angelo Contrada Barbatto che nel 2017 è stato eletto come miglior vino rosso italiano dalla guida Gambero Rosso. Dopo la vendemmia e la fermentazione, il vino affina per un periodo di circa 18 mesi in botti di rovere francese, per poi sostare in bottiglia sei mesi senza alcuna filtrazione conferendogli un sapore unico.

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