UniCredit è una banca commerciale pan-europea che offre accesso a banche leader in 13 mercati e a una rete internazionale in 16 Paesi nel mondo. 

Diversità, equità e inclusione sono asset strategici e parte integrante della cultura aziendale del gruppo: è donna il 40% del Group executive committee e il 46% del consiglio di amministrazione. La banca ha già raggiunto il target del 20% di donne nel senior management previsto al 2022 e ha come obiettivo il 30% entro il 2023. 

Per promuovere l’equilibrio tra lavoro e vita privata, sono stati introdotti standard minimi per il congedo parentale: 16 settimane di congedo retribuito per le madri e almeno 4 ai padri, su base volontaria. 

UniCredit è stata inserita per il 2° anno nel Bloomberg Gender-Equality Index e premiata come Top Employer in Europa negli ultimi 4 anni. Si inseriscono in questa direzione le recenti nomine di Ilaria Dalla Riva, head of people & culture Italy e Monica Rancati, head of group functions people & culture strategic partner, dalle comprovate competenze in ambito Hr. 

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Personaggi ed interpreti

Ilaria Dalla Riva è il nuovo responsabile people & culture di UniCredit Italia e riporta direttamente ad Annie Coleman, group people & culture officer e a Niccolò Ubertalli, responsabile UniCredit Italia. Laureata in Filosofia, ha maturato una grande esperienza nel settore bancario e in società multinazionali, nonché in ambito consulenziale, attestando comprovate capacità di leadership e una forte competenza nell’ambito delle risorse umane. Per Ilaria, il ruolo delle risorse umane consiste nel “costruire il domani”, puntando sulla sostenibilità, l’inclusione, l’inserimento di giovani e la valorizzazione del talento dei singoli combinando le potenzialità della digitalizzazione.

Il punto forte

In Italia, UniCredit vanta alcuni progetti di smartworking già dal 2011. Nel 2014, è stato implementato con successo presso le sedi centrali per favorire la conciliazione delle esigenze lavorative e personali dei colleghi. Nel periodo pre-Covid circa il 30% dei dipendenti in Italia aveva la possibilità di lavorare almeno 1 giorno la settimana da remoto. Durante il lockdown, al 70% di essi è stata data la possibilità di lavorare dalle proprie abitazioni raggiungendo quasi il 100% nelle sedi centrali. Inoltre, la forte attenzione verso i dipendenti con disabilità e fragilità ha accelerato il processo di inclusione con una rapida estensione dello smartworking dal 14 al 95% durante l’emergenza.

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