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Cosa offre il BTP Italia in emissione da oggi

Inizia oggi per terminare mercoledì 16 maggio il periodo di offerta utile per comprare il nuovo Btp Italia con cedola reale minima garantita dello 0,40% e un bonus a scadenza (il 21 maggio 2026). Secondo un’analisi dell’Ufficio Studi di Marzotto Sim, “il titolo sta suscitando parecchio interesse sui mercati, portando anche a flussi di vendita sui BTP Italia con scadenza 2024”.

Come si compra

– Il titolo è acquistabile sul MOT di Borsa Italiana. Ciò significa che potrà essere acquistato direttamente attraverso la piattaforma di home banking della propria banca o tramite trading online indicando il codice ISIN IT0005332827.

– Il taglio minimo per acquistare i titoli è di 1.000 euro. Non sarà applicato alcun tetto massimo, assicurando la completa soddisfazione degli ordini.

Perché comprarlo in emissione

– Il bonus è garantito solo per chi avrà comprato il titolo in emissione mantenendolo fino a scadenza.

– Non sono previste commissioni a carico degli investitori che compreranno il titolo in emissione.

Perché può essere un affare

– La tassazione è quella minima gravante sulle rendite finanziarie: il 12,5%.

– Non vi sono alternative valide, ad esclusione dei Btpei indicizzati all’inflazione europea per i quali però l’adeguamento all’inflazione avviene solo a a scadenza.

– Il titolo offre una cedola semestrale indicizzata ai prezzi al consumo e il capitale viene rivalutato in base all’inflazione.

– Dà l’opportunità di coprirsi da un eventuale rialzo dei tassi d’interesse nei prossimi otto anni.

– Il titolo offre una cedola reale minima garantita, utile anche nel caso l’inflazione dovesse andare in negativo.

– La volatilità del titolo è in linea teorica più contenuta rispetto a un Btp tradizionale perché il titolo sarà detenuto in prevalenza da investitori non professionali, tradizionalmente poco propensi a smobilizzare l’investimento prima della scadenza anche in caso di tensioni sui mercati finanziari, e incentivati a mantenerlo in portafoglio fino a scadenza.

L’incognita più grande

Un Btp tradizionale (non legato all’inflazione) sarebbe più conveniente nel caso negli otto anni di durata del titolo non dovesse registrarsi alcun rialzo dell’inflazione.

Quando converrebbe davvero?

Il tasso cedolare (reale) annuo definitivo sarà fissato al termine del periodo di raccolta degli ordini di acquisto e non potrà essere inferiore al tasso cedolare (reale) annuo minimo garantito.
Da Marzotto SIM spiegano che “se le attuali condizioni di mercato dovessero persistere, una cedola reale al di sopra dello 0,55% costituirebbe un’ottima opportunità d’entrata nel segmento dei BTP Italia, i quali sono particolarmente attraenti in questa fase di mercato – avendo un minor rischio tasso a fronte di un rendimento atteso più alto dei titoli a tasso fisso con scadenza equivalente”.

Il titolo è legato all’inflazione. Cosa succederebbe in caso di deflazione?

Le cedole vengono calcolate sul capitale investito e non su quello eventualmente ridotto in presenza di deflazione, con un effetto di protezione.

 

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