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Art Basel: cosa troverete alla fiera artistica più importante al mondo

Nel 1971 Ernest Beyeler, assieme ai galleristi Trudi Bruckner e Balz Hilt, fondò in Svizzera, a Basilea, la prima fiera di arte moderna e contemporanea europea capace di competere con i giganti statunitensi. La fiera di quell’anno accolse 16mila visitatori. Oggi Art Basel costituisce l’appuntamento più importante per l’arte mondiale, e si è evoluta sotto forma di complesso progetto fieristico e culturale che ha creato importantissimi spin-off di successo, come Art Basel Miami e Art Basel Hong Kong. Ultimo nato sotto questo brand è Art Basel Cities, progetto culturale che coinvolge le città emergenti nel mondo e si propone di creare cultura contemporanea rilanciando centri urbani con eventi e mostre appetibili per l’art world. Quest’anno il lancio delle Cities vede protagonista Buenos Aires.

La kermesse svizzera invece, giunta alla sua 49esima edizione, attende l’arrivo di più 100mila visitatori da diverse parti del mondo, pronti a vedere 291 gallerie leader nel mercato internazionale, e più di 4.000 artisti. È caratterizzata dalla sezione Unlimited: si compone di opere fuori misura che, collocate al piano terra in uno spazio apposito di 16mila metri quadri, sono destinate ai musei e alle grandi collezioni di tutto il mondo. Questa sezione, che da sempre racchiude artisti established accanto a nomi da scoprire, quest’anno ospiterà maestri del calibro di Ai Weiwei, Matthew Barney, Barrada, Daniel Buren, Camille Henrot, Jenny Holzer, Lee Ufan, Lygia Pape, Michael Rakowitz e Barthélémy Toguo.

Collaterale al programma poi è la sezione Parcours, fatta di opere esposte a cielo aperto, realizzate tramite operazioni site-specific che consentono di scoprire luoghi interessanti all’interno della città. Parcours 2018 vede la partecipazione di nomi come Mark Manders, Keren Cytter, Simon Denny, Simon Starling e Thomas Struth. La video arte anche trova un suo posto, nell’apposita sezione che si tiene allo Stadtkino, che vede la proiezione di opere di video di artisti tutte le sere. Quest’anno gli ospiti saranno Yayoi Kusama, Ai Weiwei, Nancy Holt e Robert Smithson, e l’italiana Rä Di Martino.
La città di Basel offre poi alcune mostre di livello altissimo. Da non perdere sono quelle ospitate dalla Fondazione Beyeler, museo sotto la direzione di un former director di Art Basel, Sam Keller.

Quest’anno la Fondazione ospita una doppia mostra dedicata ai due giganti dell’arte moderna europea, di comune ispirazione esistenzialista e umanista, come Francis Bacon e Alberto Giacometti, in corso fino al 2 settembre. Lo Schaulager invece dedica la mostra di punto al gigante concettuale americano Bruce Nauman intitolata Disappearing Acts, e realizzata in collaborazione con il Moma di New York.

Sorprendentemente, c’è anche spazio per gli amanti della blockchain e delle criptovalute: la catena dei blocchi è un tema non solo finanziario, ma di cui si discute anche nel mondo dell’arte. A farlo sarà uno dei digital artist più famosi del mondo, Simon Denny, ospite del panel Blockchain and the Art World. Infine, qualora non foste sazi della fiera principale, ci sono anche le fiere collaterali, che da sempre comprendono Liste, la fiera giovane che in genere consente l’accesso ad Art Basel; Volta, giunta alla quattordicesima edizione; PhotoBasel, dedicata alla fotografia; Paper Positions, dedicata alle opere su carta, che è una delle novità.

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