di Bryan Collins per Forbes.com
Quando Arnold Schwarzenegger era un adolescente, ha iniziato a sollevare pesi nella palestra Athletic Union di Graz, Austria. Sul muro vicino al punto esatto in cui si praticava il sollevamento pesi, ogni atleta prendeva nota di esercizi come il “Dead Lift”, il “Bench Press” o altri ancora tra cui il “Clean and Jerk” e il “Shoulder Press”. Gli atleti tracciavano dei piccoli segni accanto a ciascun esercizio, ciascuno dei quali rappresentava una sessione di allenamenti ben definita. Dopo che gli sportivi avevano portato a termine le voci di un singolo set, segnavano una “x” corrispondente alla prima riga. Per completare una sessione, gli sportivi, tra cui Schwarzenegger, dovevano indicare una “x” in cinque o sei linee. Nella sua autobiografia, “Total Recall”, Schwarzenegger scrive: “Questa pratica ha esercitato un forte impatto sulla mia motivazione personale. Ho sempre avuto un feedback visivo del tipo: “Wow, un risultato. Ho raggiunto con successo quello che avevo stabilito di fare. Ora tocca al prossimo set e a quello dopo ancora”.
La disciplina della pratica costante
Schwarzenegger ha fatto tesoro di questa “filosofia” per raggiungere il successo come bodybuilder e successivamente come attore e politico. Il film Terminator 2 comprende una famosa scena in cui il suo personaggio guida lungo un canale di drenaggio a Los Angeles in sella alla sua Harley Davidson. Tira fuori un fucile, spara, ricarica l’arma, spara ancora e così via, finché non raggiunge un cancello incatenato con un lucchetto. A questo punto, Terminator punta la pistola verso l’ingranaggio e passa attraverso l’inferriata. Ha lavorato così tanto ai suoi esercizi, ripetuti consecutivamente più e più volte, che si è persino infortunato alla mano. A proposito del film ha scritto: “Non potevo indossare un guanto perché si sarebbe incastrato nel meccanismo della pistola, e mi sono scorticato la pelle delle mani e le dita facendo pratica centinaia di volte fino a quando non ho finalmente padroneggiato l’arma. La sceneggiatura era fantastica e non c’era nulla di impossibile: era solo questione di esercitazione, esercitazione e ancora esercitazione”. La stessa mentalità lo ha accompagnato anche durante la sua carriera politica. Mentre ricopriva il ruolo di Governatore della California, si preparò per un importante discorso elettorale affittando uno studio. Cercò di visualizzare il suo pubblico e iniziò a provare per tre giorni. Ogni volta, appuntava le ripetizioni nella prima pagina del testo.
Come applicare il metodo Schwarzenegger negli affari
Schwarzenegger ha preso sempre molto sul serio le sue “regole” in materia di affari…Per esempio, se scrivi più post su un blog per promuovere la tua attività, aumenterai il traffico web e imparerai gradualmente quali post si connettono meglio al tuo pubblico. Se condividi più idee di business, otterrai risultati redditizi per generare lead di qualità in un lasso di tempo ancora più breve. E se farai più incontri face-to-face con i compratori, riuscirai a trasformare la maggior parte di loro in clienti futuri fidelizzati. Usare un metodo coerente e prendere nota di tutto ti aiuterà a migliorare le tue capacità e ottenere il successo, così come trarre insegnamento dalla sconfitta. Nel 1979, Schwarzenegger ha interpretato un ruolo secondario in “The Villain” insieme a Kurt Douglas. Schwarzenegger disse: “È stato un flop completo al box office e l’unica cosa che posso dire è che ho imparato finalmente ad andare a cavallo”. Tre anni dopo, grazie alle nuove abilità acquisite, Schwarzenegger ha sbancato il botteghino con “Conan il Barbaro”. Apprendere dal fallimento è utile anche nel mondo del lavoro. Negli anni ’90, Apple ha presentato, senza riscuotere grandi consensi, la famiglia di computer palmari Newton: la società quindi ha investito anni per rilanciare questo prodotto e trovare poi il successo con il primo iPad, dotato di un sistema di gran lunga più intuitivo. In sostanza, se sei un imprenditore, ricorda che il fallimento è parte del percorso verso la gloria. Fino ad allora, è solo questione di provare, provare e provare.
Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .
Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .