La copertina del numero di Forbes di settembre non era certo passata inosservata. Il servizio fotografico di copertina realizzato da Oliviero Toscani al vicepremier Luigi Di Maio arrivato in edicola proprio nei giorni successivi al tragico crollo del Ponte Morandi di Genova aveva infatti attirato l’attenzione dei media per diversi giorni, guadagnandosi anche uno spazio nelle prime pagine di alcuni quotidiani. Il servizio fotografico di copertina affidato a Toscani, da sempre considerato vicino alla famiglia Benetton, azionista di maggioranza di Atlantia, la holding che controlla Autostrade per l’Italia, aveva scatenato le polemiche proprio in coincidenza con lo scontro tra governo e Autostrade circa le responsabilità del crollo (nei giorni successivi Toscani avrebbe spiegato che da libero professionista presta i suoi servizi all’edizione italiana di Forbes fin dal primo numero e che il servizio era stato effettuato quasi un mese prima del tragico evento).
Mancava fino a oggi il commento del fondatore del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo. Ed eccolo, a distanza di circa un mese, affidato a un video che Di Maio ha postato oggi sul suo account Instagram. Anche se per la verità più che di un commento si può parlare di un apprezzamento: “Bello il mio guaglione!”, è la frase che ricorre più volte nel video.
“Beppe Grillo – scrive di Maio – qualche giorno fa era a Siviglia. Ha trovato per caso una copia di Forbes con la mia intervista e mi ha mandato questo video”. Il post si chiude con “Ti voglio bene Beppe”.
Forbes aveva dedicato al vicepremier la copertina del suo undicesimo numero, arrivato in edicola alla fine di agosto ed esposto per tutto il mese di settembre.
Nella cover story Di Maio indicava la necessità che il futuro dell’Italia passasse attraverso tre punti cruciali: l’innovazione, la cultura e l’utilizzo dei media. Tre pilastri che possono essere usati per trovare nuova occupazione, per risolvere i problemi del Sud e quelli dei giovani. “Dobbiamo prepararci a quello che dicono Bill Gates, Mark Zuckerberg e Richard Branson e convertire le figure professionali che servono”, sottolinea ancora il vicepresidente del Consiglio che poi riprende: “da settembre qui al Ministero facciamo partire un fondo d’investimento di venture capital per le startup innovative che metta insieme investitori privati e Casse di previdenza dei professionisti che hanno fondi disponibili. Un fondo garantito che crea redditività e loro investono, modello Macron in Francia”. “Molte startup hanno creato delle innovazioni “, ricorda Di Maio, “e le hanno brevettate all’estero perché in Italia costa troppo. Una delle cose che voglio fare è proprio abbassare i costi dei brevetti”.
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