di Alex Konrad per Forbes Magazine (uscita del 31 dicembre 2018)
All’inizio del 2016, due anni dopo il suo ingresso in Microsoft, il Ceo Satya Nadella ha avuto bisogno dei consigli di un neo dipendente, co-fondatore di un tool per le app che Microsoft aveva appena comprato. Nadella era vicino a completare l’acquisizione di LinkedIn per 27 miliardi di dollari, ma in quel momento voleva parlare di un’altra società: GitHub. “Possiamo farlo?”, chiese all’impiegato. “Abbiamo guadagnato la fiducia?”. Qualche tempo dopo, la risposta fu negativa. GitHub è un servizio di hosting per lo sviluppo software, dove milioni di developer interagiscono e condividono il codice sorgente dei loro programmi. Microsoft si era guadagnata una reputazione durante il periodo d’oro degli anni ’90 come il suo esatto opposto, e GitHub sembrava non voler avere nulla a che fare con il gruppo. Ma dopo aver visto Nadella guidare per due anni il colosso di Redmond (Stato di Washington), GitHub ha agito a sorpresa, scegliendo lo scorso giugno Microsoft, e non Google, come suo acquirente. È stato l’ultimo colpo del cinquantunenne Nadella, che vuole liberarsi a tutti i costi del passato di Microsoft, riportandolo alle origini del fondatore Bill Gates. “Bill mi diceva spesso, ‘Per ogni dollaro che produciamo, ci devono essere cinque, dieci dollari dall’altra parte’”, ha raccontato Nadella a Forbes nella sua prima intervista dopo il closing dell’accordo da 7,5 miliardi. Una volta le grandi società erano costruite sul codice Microsoft, ricorda Nadella. La sua missione ora è quella di ricostruire Microsoft mattone dopo mattone. “Questo è quello che voglio accada”.
I segni dei progressi di Nadella sono visibili ovunque. Da un assistente vocale Microsoft che si integra con Alexa di Amazon, a un’alleanza più profonda con Samsung e, soprattutto, ai suoi bilanci. I ricavi, pari a 110 miliardi di dollari, crescono a doppia cifra dopo il crollo degli ultimi dieci anni, in gran parte grazie ai servizi cloud che l’azienda aveva plasmato attorno a Office e Azure, piattaforma di cloud computing aperta, concorrente di Amazon. Gli utili netti invece sono pari a 16,6 miliardi di dollari e una quota crescente è attribuibile ad Azure, che mette a segno un +91% annuo con contratti pluriennali. Microsoft ha chiuso novembre guadagnandosi il titolo di società più redditizia al mondo, eclissando Apple e Amazon. Gli analisti pensano che potrebbe sfiorare i 1.000 miliardi di dollari di capitalizzazione entro il prossimo anno. Gran parte del merito è di Nadella, che ha preso le redini da Steve Ballmer nel 2014 e ha iniziato subito a buttare giù i muri preesistenti. L’ex ingegnere afferma di aver fatto ricorso a un concetto semplice: “Crescita equa”. “Le persone dicono: ‘Non è qualcosa che hai fatto solo per te stesso. Com’è lo stato del mondo attorno a te?’” dice Nadella. “Ecco il momento in cui penso che abbiamo dato il massimo”. Nadella ha fatto capire le sue intenzioni con l’aiuto di un iPhone. A distanza di qualche settimana dalla sua nomina come ceo, Microsoft ha inaugurato il servizio cloud Azure per facilitare gli sviluppatori nella creazione di app iOS. L’anno seguente, ha utilizzato un iPhone sul palco di un evento – impensabile per una società che aveva visto fallire i telefonini Windows nel 2010 e poi ha fatto saltare più di 7 miliardi nel 2014 acquistando la divisione mobile di Nokia. Quando Nadella è subentrato, ha cancellato l’operazione considerandola una perdita.
Dietro le quinte, Satya Nadella ha iniziato a lavorare sulla strategia di Microsoft che prevede di trattare i concorrenti come se si trattasse di una “semplice guerra”, racconta un ex dirigente di Oracle. Con la sua ossessione rivolta al sistema operativo Windows, Microsoft è stata colta alla sprovvista dal boom del cloud (reso più semplice da Amazon Web Services) e da aziende di software come Salesforce. Satya Nadella, emigrato in America dall’India nel 1988, ha rappresentato una risorsa cruciale che ha guidato la nascente attività cloud dell’azienda prima di assumere il ruolo di amministratore delegato. Ha posizionato in poco tempo nuovi leader e infranto le barriere tra Microsoft e il rivale open source Linux, definito un “cancro” dal suo battagliero predecessore, Steve Ballmer. Nadella e Scott Guthrie, il nuovo capo del cloud, hanno dato il benvenuto a Linux nel framework di Azure, dove è utilizzato ora dalla metà dei sistemi informatici che operano sul cloud di Microsoft. “Quando abbiamo raggiunto il successo, è arrivata anche la classica presunzione del “saper fare tutto”, afferma il numero uno. “Mi sono detto, ‘diamoci da fare’”. Per ridurre il vantaggio di Amazon nel cloud (Amazon Web Services è sulla buona strada per raggiungere 27 miliardi di ricavi all’anno, rispetto ai 10 miliardi stimati per Microsoft Azure e 3 miliardi per Google), Microsoft si è rivolta ai suoi partner. I rappresentanti di vendita sono ora ricompensati quando un accordo con un alleato chiave di Microsoft porta a incrementare le attività sul cloud della stessa Microsoft. E le aziende che lavorano con Azure si ritrovano in affari da milioni di dollari. “Tutti noi siamo rimasti sbalorditi”, afferma Bob Muglia, ceo del produttore di software di data warehouse Snowflake, e veterano di Microsoft per 23 anni (per poi lasciare negli anni di Ballmer). “Satya ha riconosciuto che questo è un mondo orientato ai servizi”. Starbucks, che si serve di Microsoft per alimentare la sua app di ordini online, ha inviato una dozzina di ingegneri al più grande hackathon del mondo (evento al quale partecipano esperti di informatica) ospitato da Microsoft, un’altra idea dell’era Nadella. “È un approccio diverso da quello di una società di software tradizionale”, ha detto Gerri Martin-Flickinger, cto di Starbucks. Ma ci sono degli aspetti da considerare, in riferimento a questa esuberanza.
Gran parte del successo di Microsoft deriva dal trasferimento dei clienti esistenti sui suoi servizi cloud e dalla rinnovata suite di software Office 365, fattore che ha sollevato il dubbio che l’azienda stia semplicemente raccogliendo “frutta a basso costo”, dice Dan Ives, analista presso la società di investimento Wedbush di Los Angeles. E anche se la solidità del portafoglio di Microsoft, che comprende giochi, ricerche e dispositivi come i tablet di Surface, è un grande punto di forza, questo successo potrebbe essere messo a repentaglio. “Il rischio è quello di tornare ai vecchi tempi”, afferma Raimo Lenschow, analista di Barclays. (Entrambi sono rialzisti sul titolo). Ora, con GitHub, le acquisizioni di Minecraft (2,5 miliardi, 2014), l’azienda produttrice di software Xamarin (400 milioni, 2016) e LinkedIn, il team di Satya Nadella deve evitare di ricadere nelle cattive abitudini come i contratti restrittivi a lungo termine. Il modo in cui l’azienda gestirà questi nuovi acquisti, metterà alla prova anche Nadella. Per superare queste sfide, il ceo fa affidamento sulla visione secondo cui dipendenti, clienti e partner più felici, ma anche codificatori attenti, devono darsi da fare per far prosperare le attività di Microsoft. “Un prodotto di successo è quello che favorisce ulteriore sviluppo attorno a esso”, dice Nadella. Per farcela, si appoggerà a nuovi leader come Nat Friedman, co-fondatore di Xamarin, cui si era rivolto nel 2016 per GitHub. Come Friedman, il cui nuovo lavoro comporta l’evangelizzazione di quel messaggio ai 31 milioni di sviluppatori di GitHub, afferma: “Le persone stanno concedendo a Microsoft il beneficio del dubbio”.
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