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12 marzo 2019

Il World Wide Web compie 30 anni, ma per il suo inventore ha ancora 3 difetti

Oggi si festeggiano i 30 anni del World Wide Web, 3 lettere, “www”, che hanno cambiato radicalmente non solo il nostro modo di comunicare, ma le nostre abitudini in toto. I… Leggi tutto
Il World Wide Web compie 30 anni, ma per il suo inventore ha ancora 3 difetti

Simona Politini
Scritto da:
Simona Politini

World Wide Web copie 30 anni

Oggi si festeggiano i 30 anni del World Wide Web, 3 lettere, “www”, che hanno cambiato radicalmente non solo il nostro modo di comunicare, ma le nostre abitudini in toto.

I rischi di internet a 30 anni dalla sua creazione

La repentina e inarrestabile evoluzione delle tecnologie ci consente di stare costantemente connessi col mondo interrogando internet su qualsiasi questione di nostro interesse. Tutto bello sino a qui, se non fosse per il fatto che la totale libertà di interazione porta sempre con sé dei rischi, che, moltiplicati per i 4 miliardi di internauti nel mondo (secondo l’indagine Global Digital 2018 condotta da We Are Social), arrivano addirittura ad interferire sulle macro strategie economiche e politiche, sugli stili di vita, sulla salute. Nota a tutti è la lotta che le grandi aziende del web stanno ingaggiando contro le fake news, contro la diffusione di contenuti pedo-pornografici, contro le interferenze sulla privacy, contro gli attacchi alla sicurezza informatica.

 

I tre pericoli del web secondo il suo inventore Tim Berners-Lee

Della direzione pericolosa che sta prendendo il World Wide Web è consapevole persino il suo creatore, Tim Berners-Lee, che, in una lettera pubblica, individua i tre grandi problemi del web di oggi.

  1. Intenti nocivi, come quelli degli hacker, o di chi pone in essere comportamenti criminali o molestie online;
  2. I modelli a incentivi perversi, in cui il valore dell’utente viene sacrificato, come i modelli di reddito basati su annunci che premiano commercialmente clickbait e la diffusione virale di disinformazione;
  3. Conseguenze negative non intenzionali, come il tono e la qualità delle discussioni online tra gli utenti.

 

Il futuro del web nella visione di Tim Berners-Lee

Tuttavia, sebbene critico, il pensiero di Berners-Lee non è privo di speranza:

“Considerando quanto il web sia cambiato negli ultimi 30 anni, sarebbe disfattista e privo di fantasia assumere che il web come lo conosciamo non possa essere modificato in meglio nei prossimi 30. Se rinunciamo a costruire un progetto web migliore ora, il web non ci avrà deluso”.

 

Tim Berners-Lee: cosa bisogna fare per navigare su internet senza rischi e “ottenere il web che vogliano”

Secondo Tim Berners-Lee tutti devono essere coinvolti per rendere il web un luogo sicuro.

“I governi devono tradurre leggi e regolamenti per l’era digitale. Devono garantire che i mercati rimangano competitivi, innovativi e aperti. E hanno la responsabilità di proteggere i diritti e le libertà delle persone online.

Le aziende devono fare di più per garantire che la ricerca del profitto a breve termine non vada a scapito dei diritti umani, della democrazia, dei fatti scientifici o della sicurezza pubblica. Piattaforme e prodotti devono essere progettati tenendo presenti la privacy, la diversità e la sicurezza.

E, soprattutto, i cittadini devono ritenere le aziende e i governi responsabili degli impegni che assumono, e richiedono che entrambi rispettino il web come una comunità globale con i cittadini al centro. Se non eleggiamo politici che difendono un web libero e aperto, se non facciamo la nostra parte per promuovere conversazioni sane costruttive online, se continuiamo a fare clic sul consenso senza chiedere il rispetto dei nostri dati, ci allontaniamo dalla nostra responsabilità”

“Il web è per tutti e collettivamente abbiamo il potere di cambiarlo. Non sarà facile. Ma se sogniamo un po’ e lavoriamo molto, possiamo ottenere il web che vogliamo.”, conclude così la sua lettera al mondo connesso Tim Berners-Lee