Torna questa sera alle 22.30 su BFC (canale 511 di Sky e 61 di TiVuSat) il Cenacolo, il talk show che porta la firma dell’imprenditore Arturo Artom. Ispirato al format di Cenacolo Artom, che da anni ospita leader provenienti da differenti settori, dall’arte al design, dall’imprenditoria allo spettacolo, il talk narra in circa 30 minuti una esperienza di successo dal mondo imprenditoriale e manageriale.
Si svolge sempre nel rispetto delle norme anti-Covid la 36esima puntata del Cenacolo Artom One to One. Ospite di questo incontro Gianluca Seguso, rappresentante della 23esima generazione ‘della gran famiglia dei vetrai’ (così come la definì Gabriele D’annunzio nel romanzo Il fuoco) muranesi.
Mai come in questo caso parlare di ‘impresa storica’ può essere azzeccato. Altro che 50 anni di attività (minimo sindacale per dichiarare un’azienda ‘storica’), del simbiotico rapporto tra la famiglia Seguso con l’isola di Murano e la sua arte vetraria si ha certezza già dal 1397 attraverso un documento conservato presso l’Archivio di Stato di Venezia. Da quel momento in poi una serie infinita di testimonianze scritte dimostrano come, generazione dopo generazione, i Seguso si siano tramandati i segreti per trasformare della semplice sabbia silicea in raffinatissime creazioni destinate ad ornare ambienti esclusivi all’interno di edifici prestigiosi come dimore reali, residenze nobiliari, lussuosi hotel e importanti teatri, conquistando finanche numerose teche nei più prestigiosi musei del mondo, dal MoMA di New York al Musée des Arts Décoratifs di Parigi, giusto per citarne un paio.
Oggi a guidare l’azienda di famiglia c’è Gianluca insieme ai due fratelli Pierpaolo e Gianandrea, a loro il compito di condurre il marchio Seguso sul mercato globale. Ma Gianluca ha individuato una carta da giocarsi nella complessa partita del business: l’unicità e l’originalità del proprio patrimonio industriale. Perché il valore di una creazione Seguso non risiede solo nel design e nella qualità della fattura, ma porta con sé secoli di storia, secoli di amore per un materiale tanto fragile ma tanto durevole al tempo stesso, secoli di gesti che con maestria hanno saputo dare vita a opere pregiate. Così, per rivivere in maniera diretta l’esperienza del fare vetro, percepire il calore dei forni mandati oltre i 1.400 gradi, ammirare con i propri occhi come da una sfera infuocata, attraverso strumenti semplici ma frutto di una lunghissima tradizione, prendono forma oggetti preziosi, Gianluca ha scelto di aprire la fornace inaugurando la Seguso Experience, “un modo per condividere la maestosità e la bellezza dell’artigianato del vetro e una tradizione di famiglia”. Emozionare dando spazio al racconto di quel qualcosa davvero speciale che ogni azienda, piccola o ampia, storica o attuale, porta con sé, è questo il consiglio che Gianluca Seguso si sente di dare a tutti coloro che hanno il sogno di rendere grande la propria impresa.
Rivedi qui tutte le puntate del Cenacolo di Arturo Artom
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