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La suite da 90.000 euro richiesta dallo sceicco per la finale di Champions League

La vista dalla suite

di Antonio Leggieri

Si fa presto a dire finale di Champions in TV (che, per chi non fosse appassionato di calcio, quest’anno vedrà la disfida tutta britannica tra Tottenham e Liverpool, il prossimo 1º giugno, in quel di Madrid). Decidere di  acquistare un pacchetto esclusivo che permetta di guardare la partita dalla tribuna VIP e ricevere un trattamento reale richiede invece un po’ più di tempo. O no?

Javier Perez, propietario del grupo VP, Hotel VP Design Plaza de España

Una finale al massimo
In vista della finalissima che assegnerà quest’anno la Coppa “dalle grandi orecchie” il VP Plaza España Design – elegante cinque stelle inaugurato poco più di un anno fa nel cuore della capitale spagnola – ha pensato a un pacchetto luxury per non tutte le tasche. Il nome prescelto, Presidential Package, rende bene l’idea del tenore dei servizi offerti. Si inizia con due biglietti per seguire il super match comodamente seduti sulle migliori poltroncine del nuovo stadio Wanda Metropolitano, che sarà raggiunto a bordo di uno dei bolidi messi a disposizione degli ospiti dell’hotel (nel garage del VP abbiamo ammirato, tra le altre, una Rolls Royce, una Ferrari e una Lamborghini). Dopo la partita, nessun problema per lo smaltimento dell’adrenalina: basterà salire al 12esimo piano del VP, che per l’occasione ospiterà un party ristretto al Ginkgo Restaurant & Sky Bar, dove gli chef sono soliti preparare i loro manicaretti gourmet.


Il pacchetto presidenziale è però lungi dall’esaurire i suoi privilegi. Sono altresì compresi: un tour guidato con motociclette elettriche Bultaco; un’esperienza di guida con auto sportive di lusso a cura di Rent Bull; un personal shopper; una visita guidata privata al Palacio Real e al Museo del Prado e una remise en forme nella Biloba Spa dell’hotel. Non potevano mancare pranzi e cene nei due stelle Michelin DSTAgE e Casa Lucio, prediletti dall’ex re Juan Carlos e dalle celebrità spagnole. La sistemazione, ça va sans dire, sarà nella Presidential Suite: 120 metri quadri al 17esimo piano del VP, da dove ammirare l’iconico Palazzo d’Oriente sorseggiando Dom Pérignon servito da un maggiordomo.

Quanto costa una notte così
90mila euro è il prezzo del Presidential Package per due persone e tre notti. Fortemente voluto da un cliente arabo per “sole” due notti è invece stato aggiudicato a un anonimo cliente europeo. Non disperate: nelle Suite Executive e Romantic sono disponibili ulteriori pacchetti che partono da 14.500 euro al giorno. Dite che non fanno per voi perché non vi piace il calcio? Nessun problema, potrete recuperare il prossimo autunno con le esclusive proposte All inclusive previste per la fase finale della Coppa Davis, di cui il VP Plaza è main sponsor.

Il VP Plaza Espana Design
Nato sulle ceneri di un vecchio, enorme edificio che ospitava gli uffici di Telefónica, il VP Plaza España Design ha richiesto cinque anni di lavori, di cui uno di demolizione del complesso preesistente e quattro per l’edificazione del nuovo. L’investimento complessivo si è aggirato sui 90 milioni di euro. Come ci ha spiegato Javier Pérez Jiménez – managing director dell’impresa familiare VP Business Group, proprietaria dell’hotel – la scelta di realizzare un cinque stelle da 214 camere invece di un quattro stelle è costata, da sola, 20 milioni in più. “Eravamo in dubbio se puntare sull’una o l’altra categoria, ma noi volevamo costruire il migliore hotel di Madrid e uno dei migliori di tutta la Spagna. Quindi abbiamo deciso di puntare al top, confortati dalla ripresa dell’economia spagnola”. Una scelta che oggi pare azzeccata, considerando sia il tipo di clientela – perlopiù turisti americani, inglesi e tedeschi di alta fascia – che le circostanze: proprio di fronte al VP è in ristrutturazione un mastodontico edificio che ospiterà un albergo con “appena” quattro stelle.

Arte e design
Due dei 90 milioni di investimento sono stati impiegati per acquistare alcune opere d’arte, manufatti unici che rendono ancora più pregiati e moderni gli interni dell’hotel. La regina delle installazioni è l’imponente e scenografica Atrium dello spagnolo Pere Gifre, che simula una cascata d’acqua alta 24 metri. Il parterre di artisti spazia poi da Fernando Palacios a Dario Urzay, Verónica Domingo e Héléne Bergaz, che con le loro tele hanno arredato gli ambienti comuni e le stanze. A firma di Nacho Zubelzu è infine “Searching for a man”, installazione con cui l’artista, profondo appassionato di natura, esprime la sua visione del viaggio, della vita e del mondo.

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