Investire nel mercato immobiliare non è più un’attività ad appannaggio di pochi. Grazie al crowdfunding, la nuova modalità di microfinanziamento dal basso che sfrutta la capillarità di propagazione del web unita ai metodi di pagamento digitali, è possibile oggi destinare i propri risparmi (anche contenuti) al settore real estate.
Il real estate crowdfunding, sottoinsieme del crowdinvesting, infatti, permette a diffusi investitori di partecipare al finanziamento di un progetto immobiliare in ambito residenziale o commerciale, in cambio di una remunerazione del capitale. E i risultati raggiunti dal suo avvio rivelano le potenzialità dell’idea.
Stando a quanto riportato dal 4° Report italiano sul Crowdinvesting realizzato dall’Osservatorio della School of Management del Politecnico di Milano pubblicato nel mese di luglio di quest’anno, il real estate rappresenta l’ambito di maggiore crescita nel mondo del crowdinvesting nei prossimi 12 mesi.
Walliance, la piattaforma italiana di real estate crowdfunding
Walliance è la principale piattaforma italiana di investimenti immobiliari online, che permette di investire nel mercato immobiliare, semplicemente dal proprio smartphone o dal proprio PC, in operazioni immobiliari selezionate e analizzate, con un rating assegnato da EY a disposizione per ogni operazione, il tutto a partire da un investimento minimo e democratico per progetto di 500 euro. Con un organico di 11 persone operanti in Italia, in 24 mesi di attività Walliance ha raggiunto 13 milioni di capitali raccolti tramite la piattaforma ed investiti in progetti immobiliari, con oltre 23 mila utenti profilati.
Nuovo aumento di capitale per Walliance, la piattaforma verticale per investire online nel settore immobiliare. A tutta dritta verso l’Europa
Ora, dopo appena due anni di attività, Walliance ha annunciato la chiusura di un nuovo aumento di capitale riservato ad investitori privati pari ad 1 milione di euro, che in aggiunta al round precedente, ha portato la società a dotarsi di una cassa di circa 2 milioni di euro.
I nuovi fondi saranno destinati alla prima fase dell’espansione europea, che avrà inizio con il lancio sul mercato francese previsto entro la fine del 2019, oltre al consolidamento e all’espansione del mercato italiano.
“Questo aumento di capitale nasce dalla volontà di coinvolgere partner industriali e strategici, ovvero soggetti in grado di apportare un contributo operativo, prima ancora che finanziario, finalizzato ad espandere il perimetro delle nostre attività core” ha commentato Giacomo Bertoldi, CEO di Walliance, che ha poi proseguito: “Già nel nostro primo anno di attività abbiamo superato i 300mila euro di fatturato e la tendenza per quest’anno ci porta a raddoppiare: non avendo quindi esigenze di cassa imminenti, abbiamo potuto permetterci di scegliere, tra i molti soggetti interessati a sottoscrivere il nostro aumento di capitale, quelli che abbiamo ritenuto essere i migliori in ottica di sviluppo.”
Tra gli investitori del primo round vi è Trentino Invest, la joint-venture partecipata tra gli altri da La Finanziaria Trentina, Istituto di Sviluppo Atesino, Fondazione Caritro e Trentino Sviluppo. Nel secondo round oltre ad alcuni investitori privati, partecipa anche Lago SpA, società padovana che realizza arredi di design Made in Italy e progetta mobili modulari, adatti a tutte le aree della casa, e non solo.
Grazie a un design partecipativo che si arricchisce delle energie provenienti dall’utente finale, l’azienda ha dato vita al Lago Design Network, una rete di luoghi pubblici e privati progettati e arredati da Lago che ad oggi conta oltre 200 progetti in tutto il mondo tra hotel, ristoranti, real estate e spazi di lavoro e che parla a una community di 25 milioni di persone. Con un fatturato di 35 milioni di euro e 25 milioni di contatti, Lago ha scelto di investire su un nuovo ramo aziendale con l’obiettivo di contribuire al miglioramento del business a partire da tutti quegli ambienti in cui quotidianamente scorre la vita.
“Questo è solo l’inizio” fa sapere Bertoldi; “Walliance ha già avviato molteplici colloqui con fondi di investimento per dotarsi di ulteriori capitali volti a sancire definitivamente l’espansione europea, in attesa del nuovo regolamento europeo sugli European Crowdfunding Service Providers”.
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