Negli ultimi anni, il settore fieristico ha segnato un costante calo di partecipazione delle piccole e medie imprese, dovuto principalmente ad un loro ritorno sull’investimento decrescente.
Come permettere a queste aziende, che rappresentano il 95% del tessuto industriale europeo, di prenderne parte in maniera sostenibile per accrescere le opportunità di business? Da questa domanda nasce l’idea di WideExpo, startup innovativa creata a Torino nel 2022 spinta dall’intuizione e dall’esperienza di Antonio e Francesco Orpheu.
Grazie all’innovazione, all’utilizzo della tecnologia, e alla possibilità di avere più interlocutori, WideExpo è un’azienda di servizi che, attraverso la sua piattaforma, gestirà la parte virtuale delle fiere ibride organizzando, al contempo, fiere virtuali, che collegheranno espositori e visitatori da ogni parte del mondo.
Si tratta di un vero “acceleratore di fiere” studiato appunto per le Piccole e medie imprese.
WideExpo e il settore fieristico
La lunga esperienza nel settore fieristico ha permesso ai fondatori di WideExpo di notare un dato allarmante: oggi, in molti settori, le esposizioni fieristiche sono diventate un punto di incontro di clienti già acquisiti anziché essere un luogo di nuove opportunità commerciali, allontanando grandi ma soprattutto piccole aziende.
Le fiere ibride e virtuali che propone WideExpo permetteranno quindi alle pmi di sfruttare i canali digitali per raggiungere un numero esponenziale di nuovi contatti, attraverso un costo di partecipazione sostenibile per il budget di queste realtà.
Iniziando dall’Italia, WideExpo intende proporre il business model su scala prima europea e poi intercontinentale, con una piattaforma adattabile a qualsiasi settore merceologico e tipologia di fiera, rendendolo un progetto estremamente scalabile.
Inoltre, grazie alle potenzialità del digitale e all’utilizzo della piazza virtuale come punto d’incontro, il progetto pone particolare attenzione alla sostenibilità del settore, permettendo di ridurre tonnellate di rifiuti e scarti generati dalle fiere (quali moquette e imballaggi plastici, per esempio), che oggi solo in parte vengono riciclati correttamente.
La campagna di crowdfunding
A ottobre WideExpo ha lanciato una campagna di Equity Crowdfunding sulla piattaforma Opstart, con l’obiettivo di permettere a chiunque di investire e far parte del progetto; essendo una startup innovativa sono previste importanti detrazioni fiscali sulla cifra investita.
La campagna ha un obiettivo minimo di raccolta di 250mila euro fino ad un massimo di 500mila euro e, ad oggi, sono stati raccolti più di 170mila euro. Il termine della raccolta è il 28 dicembre 2022 e tutti i dettagli (quali business plan, roadmap, etc) sono a disposizione sulla piattaforma di Opstart.
Come evidenziano i fondatori, il capitale raccolto sarà investito per lo sviluppo della startup: i piani di allocazione delle risorse prevedono che la metà venga investito per la realizzazione della piattaforma WideExpo, sviluppando un servizio che possa rispondere a tutte le necessità.
Inoltre, grazie a un team selezionato di professionisti, verrà attuato un piano di comunicazione e marketing per creare una rete commerciale che soddisfi le richieste del mercato.
Infine, una parte dell’investimento verrà allocata per le spese legali e amministrative per affermare la tutela della proprietà intellettuale e la possibilità di aprire nuovi mercati nel resto del mondo.
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