Jeff Bezos
Business

Bezos è l’americano che si è arricchito di più con la presidenza Trump

Jeff Bezos

Articolo di Angel Au-Yeung per Forbes.com

Non corre certo buon sangue tra Donald Trump e Jeff Bezos. E da quando ha iniziato la sua cavalcata verso la presidenza degli Stati Uniti d’America, Trump non ha mai nascosto il suo disprezzo nei confronti del fondatore e ceo di Amazon. L’invidia potrebbe essere un motivo: Bezos è la seconda persona più ricca del mondo con un patrimonio pari a circa 37 volte quello di Trump. La politica rappresenta un ulteriore fattore: il fondatore di Amazon è anche il proprietario del Washington Post, un giornale che non è mai stato tenero con il presidente. Persino gli affari personali potrebbero aver giocato un ruolo in tutta questa vicenda: il modello di business sposato da Bezos contribuisce infatti ad allontanare chi fa acquisti dai negozi fisici e dunque all’erosione del patrimonio di chi invece progetta e investe nel settore immobiliare come il presidente.

Anche se Trump potrebbe aver contribuito al rallentamento della crescita dell’impero di Bezos, non è certo riuscito a fermarla del tutto. Prova ne è che, quando il presidente è entrato in carica, il fondatore di Amazon era al numero 2 nella classifica Forbes dei 400 americani più ricchi, sempre alle spalle del cofondatore di Microsoft, Bill Gates, in vetta ininterrottamente dal 1994. Nel 2018, però, Bezos ha sorpassato Gates diventando l’uomo più ricco degli Usa e nel mondo. Il titolo di Amazon è schizzato del 130% in borsa e Bezos, da quando Trump ha assunto l’incarico nel gennaio 2017, ha incrementato il suo patrimonio complessivamente di 46 miliardi di dollari, grazie alla crescita del business legato all’ecommerce ma anche della divisione Amazon Web Services, la piattaforma di cloud computing on demand. Tanto che il patrimonio di Bezos oggi vale 115,6 miliardi di dollari. E nonostante il divorzio record dall’ex moglie MacKenzie, che gli è costato 35 miliardi in azioni della società, Bezos è rimasta la persona ad aver guadagnato di più negli Usa da quando Trump ha preso possesso dello Studio Ovale nella Casa Bianca.

Nel 2017, durante il primo anno del mandato presidenziale di Trump, Amazon Prime, il servizio a pagamento che assicura consegne in due giorni agli abbonati, ha raggiunto i 100 milioni di sottoscrittori in tutto il mondo. Le vendite di Amazon (da ecommerce e altri servizi) sono cresciute del 33% nel Nord America e del 23% a livello mondiale, per ricavi totali pari a 160,4 miliardi di dollari. Anche i ricavi di Aws sono cresciuti, del 43%, per un contributo pari a ulteriori 17,5 miliardi di dollari. Prima del divorzio, Bezos deteneva ancora il 16% della società e il suo patrimonio ammontava a 81,6 miliardi di dollari quando veniva pubblicata la Forbes 400.

L’anno seguente, il 2018, le vendite di Amazon hanno raggiunto i 207,2 miliardi di dollari con un incremento ulteriore del 29% sull’anno precedente, mentre quelle di Aws i 25,7 miliardi per un incremento del 47%. E il titolo ha guadagnato ulteriormente valore. Al momento della pubblicazione della Forbes 400, a ottobre, il patrimonio di Bezos era quasi raddoppiato, diventando così la persona più ricca degli Stati Uniti (e al mondo) con 160 miliardi di dollari.

Anche l’anno scorso, il 2019, Bezos è partito bene. A gennaio poi lui e sua moglie hanno annunciato il divorzio dopo 25 anni di matrimonio. Poco dopo il National Enquirer, edito da American Media, ha pubblicato foto e messaggi personali di Bezos che documentavano la sua relazione con l’ex conduttrice di tg Lauren Sanchez. Il fondatore di Amazon ha risposto con un articolo su Medium in cui accusava American Media di ricatto ed estorsione. Nello scritto faceva riferimento alla stretta amicizia che lega il ceo di American Media, David Pecker, e Trump, sostenendo che l’operazione giornalistica fosse “politicamente motivata o comunque influenzata da forze politiche”.

Come parte dell’accordo di divorzio, che è stato concluso nell’estate 2019, Bezos ha conferito all’ex moglie un quarto delle azioni Amazon, riducendo la quota di sua proprietà al 12%. Nel frattempo, a luglio, Trump ha riferito alla stampa che stava valutando la possibilità di intervenire nella gara da 10 miliardi di dollari indetta dal Pentagono per un contratto di servizi in cloud computing. Pochi mesi dopo, ad aggiudicarsi il contratto è stata Microsoft.

Ciononostante Amazon sembra procedere ancora piuttosto bene. Nel 2019 il titolo è cresciuto del 20% e anche se i risultati finanziari del 2019 non sono ancora stati pubblicati, nei primi nove mesi dell’anno Amazon ha fatto registrare 168 miliardi di dollari in vendite da ecommerce e servizi (+18% sullo stesso periodo dell’anno precedente). Aws ha invece raggiunto i 25 miliardi di dollari (+27%).

Ma il divorzio e la perdita del contratto col Pentagono potrebbero rappresentare una battuta d’arresto per Bezos. E venerdì Bernard Arnault, il miliardario francese amico di Trump che è il solo ad aver guadagnato di più da quando Trump è presidente, ha sorpassato il fondatore di Amazon come uomo più ricco al mondo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .

Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .