Il periodo di lockdown ha visto le istituzioni culturali italiane e straniere, artisti e personaggi del mondo dell’arte protagonisti sui social con talk, contenuti artistici, progetti per beneficenza e non. Qualche giorno fa il curatore di caratura internazionale Francesco Bonami dal suo account Instagram @thebonamist osservava acutamente che il mondo dell’arte si sta trasformando in un videogioco. Giancarlo Politi, direttore della storica rivista di arte contemporanea conosciuta nel mondo, Flash Art, ha sostenuto criticamente, dalle colonne del magazine digitale, che per molti artisti la presenza sui social è una modalità per segnalare la propria esistenza. Critiche a parte, abbiamo osservato per voi alcune delle iniziative artistiche più interessanti della rete.
La Fondazione Trussardi ha varato Viaggi da una camera, un format online che distribuisce quotidianamente immagini, video e testi provenienti dagli artisti. Ogni giorno, sui canali social della Fondazione viene pubblicato un contributo realizzato da uno degli artisti ospiti, fra i quali vi sono Simone Berti, Maurizio Cattelan, Andrea Contin, Massimo Grimaldi, Emilio Isgrò, Luisa Lambri, Marcello Maloberti, Marzia Migliora, Giuseppe Penone, Diego Perrone, Gabriele Picco, Paola Pivi, Grazia Varisco, Nanda Vigo, Luca Vitone. Se la maggioranza delle opere offre un’idea di quanto sia difficile fare arte in cattività, fra tutti si fa notare il minivideo del maestro della storica Arte Povera Giuseppe Penone: uno specchio collocato in un bosco ricostruisce una Stanza verticale, che è un contenitore non di spazio schiuso, ma porzione di spazio naturale di un bosco.
Progetto che, invece, veicola l’interazione, è stata la live performance di Nico Vascellari, che si è tenuta sul nuovo canale Youtube lo scorso week-end. Codalunga è uno spinoff progettuale dell’artista trevigiano destinato a commissionare contenuti opere e interventi audiovisivi ad artisti della scena internazionale. Per il varo della piattaforma l’artista si è offerto alla telecamera per una performance della durata di 24 ore ore intitolata ‘DO YOU TRUST ME’, sul tema della fiducia, oggi tornato rigorosamente di attualità. L’artista ha intonato su una base musicale il mantra ‘I trusted you’, costruendo un rito collettivo via social, cui hanno partecipato in molti con commenti, o interagendo con la performance via cellulare. Un esperimento certamente innovativo, che ha visto il crearsi di una community attorno all’evento digital mediatico.
Tentativo nuovo ed interessante, lungo la direzione dello sviluppo di forme interattive, sarà messo in atto, invece, da Francesco Vezzoli sull’account Instagram della Fondazione Prada a partire dal 11 maggio. Il progetto ‘Love Stories- A Sentimental Survey’, riprende un tema dell’amore, già caro all’artista, dai tempi dei ‘Comizi di non amore’. Lo spirito di questa nuova fatica dell’artista bresciano sembra essere del tutto particolare. ‘Era da molti mesi che volevo testare l’universo digitale dei social e al tempo stesso subbappaltare una grande struttura di sondaggi’. La Fondazione Prada gli ha offerto la possibilità di una creazione pensata esclusivamente per Instagram, medium ai quale Vezzoli dichiara di essere da sempre molto interessato sotto il profilo antropologico, pur rimanendo un grande assente dal canale. ’Sui social, sono una spia. Praticamente non esisto’, dice ridendo. Da qui deriva l’esclusività dell’operazione fatta per la Fondazione Prada. L’innovatività di Love Stories sta nel fatto che ‘alla base del progetto c’è un tentativo di ripensamento del contenuto artistico in virtù del mezzo’, dice, ‘come hanno fatto da sempre i grandi intellettuali del passato. Come Pier Paolo Pasolini, che era capace di creare linguaggi nuovi per i diversi medium’, dichiara.
Dall’account di Fondazione Prada Vezzoli posterà ogni giorno una diversa love story, che vedrà una coppia del mondo dello spettacolo, del cinema, della musica, dell’arte e dello showbiz, accompagnata da un doppio titolo che spetterà al pubblico scegliere. Questa didascalia, spiega Francesco, ‘incarna un pensiero, un gioco, una libera associazione’. Il gioco è tutto visivo, musicale e linguistico, fatto di immagini ready-made e libere associazioni di testo. Naturalmente animato dalla consueta acutezza alla quale Vezzoli ci ha sempre abituato.
Queste immagini di coppie leggendarie che appartengono al nostro immaginario collettivo, calate nel canale effimero delle stories, daranno luogo ad un enorme sondaggio virtuale, atto a testare il polso dello stato sentimentale della community Instagram. Al termine di ogni settimana, i dati delle risposte del pubblico saranno analizzati da personaggi del mondo della cultura, della musica, dello showbiz, dell’arte e del cinema.
’Per me si tratta di un sondaggio sul tema della coppia che applicato alla comunità Instagram è stimolante. I nuovi media sono sempre stati guardati con sospetto in principio, per poi diventare un terreno di innovazione, e infine trasformarsi in medium del quotidiano, come è accaduto alla televisione. I linguaggi delle nuove generazioni non possono essere trascurati’. Conclude Vezzoli con atteggiamento tutt’altro che divistico: ‘Con questo progetto ho provato a calare una stratificazione di pensiero in un nuovo canale. Se riuscirò nel mio intento di comunicare con il nuovo pubblico oppure no, lo sapremo solo alla fine’. E siamo certi che ci stupirà ancora una volta.
Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .
Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .