Che un sonno corretto sia alla base dell’equilibrio psico-fisico è ormai un concetto condiviso da tutta la comunità scientifica. Diversi studi realizzati dalle più prestigiose università internazionali hanno dimostrato come dormire bene sia un potente alleato per il corretto funzionamento del sistema cognitivo dall’età dell’adolescenza fino all’età avanzata.
Dormire bene, un aiuto anche contro il coronavirus
In tempi di Coronavirus poi, un interessante paper firmato da Lisa Medalie della University of Chicago Medicine, è arrivato a spiegare l’importanza del sonno in concomitanza con l’epidemia. Questi i due aspetti rilevanti: in primo luogo un buon sonno supporterebbe il sistema immunitario, riducendo il rischio di infezione e migliorando la risposta nei pazienti infetti; secondariamente un sonno ottimale migliora le funzioni cerebrali e aumenta l’energia e la produttività generale durante il giorno.
In linea con queste considerazioni è il parere della dott.ssa Verena Senn da poco entrata in Emma, società fondata in Germania nel dicembre del 2013 specializzata nella produzione di materassi che oggi serve 21 paesi nel mondo grazie ad una squadra composta da oltre 350 collaboratori. La dott.ssa Senn che ricopre il ruolo di head of Sleep Expert Taskforce (SET), la divisione specializzata in scienze del sonno all’interno del team di Ricerca & Sviluppo di Emma – The Sleep Company, pone l’accento su alcuni test realizzati dai ricercatori sul come si sviluppa il numero di globuli bianchi (ovvero le cellule “natural killer” che localizzano le cellule infette impedendo che si riproducano nuovi virus nel corpo) in condizioni di privazione del sonno. Risultato: il test ha evidenziato come i gruppi di persone che hanno dormito solo 4 ore anziché 8, hanno riportato una riduzione del 70% delle cellule killer. Se si dorme troppo poco quindi, la scienza suggerisce che si rischia di essere più soggetti a infezioni e malattie.
Naturalmente non è solo la quantità di sonno a fare la differenza, ma anche la qualità. E in questo senso il punto di riferimento non può che essere costituito dalle certificazioni, dagli investimenti in Ricerca & Sviluppo e dalla capacità di innovare dei produttori.
Proprio Emma si è aggiudicata nel 2020 il titolo di Prodotto dell’Anno in Italia con il suo Emma Original, un materasso che combina tre diverse schiume e che grazie alle sue caratteristiche di durabilità, comfort e qualità dei materiali, ha ricevuto premi da diverse associazioni di consumatori in tutta Europa.
In questo clima di successi, che ha portato l’azienda a registrare un +85% di fatturato nel 2019, raggiungendo i 150 milioni di euro, si inserisce l’accordo appena firmato con Haniel family equity company con sede a Duisburg, gruppo che già possiede significative partecipazioni nel gruppo Media Markt, presente in Italia con il brand Mediaworld. Una grande opportunità per Emma, che potrà così espandersi su nuovi mercati, ma anche premere ulteriormente l’acceleratore sulla ricerca. Come lasciano intendere le parole di Manuel Mueller, fondatore e co-CEO di Emma insieme a Dennis Schmoltzi: “Siamo certi che, combinando le nostre competenze, porteremo la tecnologia del sonno e il benessere a un livello ancora più alto, a breve infatti, saremo pronti per presentare insieme le ultime novità”.
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