Coronaviru, lavoro in sicurezza: uffici post Covid-19
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Come predisporre gli uffici post Covid-19, dieci consigli pratici

Coronaviru, lavoro in sicurezza: uffici post Covid-19
(shutterstock.com)

Lavorare in sicurezza è l’imperativo che ci si impone per una ripresa delle attività a prova contagio coronavirus. Se imprese produttive e commerciali hanno però trovato la propria modalità di ripartenza, vi è ancora molta incertezza su come sarà impostato il lavoro negli uffici del post Covid-19. Centrufficio, azienda con oltre 30 anni di esperienza nell’arredamento di uffici, ci offre 10 consigli su come riorganizzare gli spazi lavorativi per evitare occasioni nelle quali il virus potrebbe diffondersi più agevolmente.

1) Tipologie di superfici e sanificazione degli ambienti

Preferire superfici, arredi, divisori e complementi facilmente lavabili, lineari, senza discontinuità.

Preferire sedute in materiale lavabile (tipo ecopelle) oppure munirsi di una macchina con vapore a 90° per la pulizia delle sedute in tessuto.

Prediligere sedute di attesa in PVC o materiale plastico facilmente disinfettabili con soluzione a base di alcool.

Ecopelle e PVC possono essere infatti facilmente sanificati con soluzione di acqua e alcool etilico 70%.

Per quanto riguarda la sanificazione degli ambienti, prevedere una pulizia giornaliera sulle superfici maggiormente utilizzate (maniglie, tastiere e mouse, piani dei banconi).

2) Le postazioni di lavoro

Negli ultimi anni, gli uffici hanno sempre più prediletto postazioni condivise, a tavoli da lavoro da 4, 6 o 8 postazioni. In questo momento, è indispensabile separare le scrivanie, per una maggiore distanza tra gli operatori: le postazioni potranno poi essere riaggregate in un secondo momento, semplicemente eliminando una gamba oppure sostituendo le travi.

È possibile separare le postazioni aggregate in linea con un contenitore/classificatore laterale, oppure, se vi è sufficiente spazio, dividerle in postazioni frontali, semplicemente sostituendo le gambe condivise.

Se non c’è spazio sufficiente per allontanare le scrivanie tra di loro, utilizzare divisori bassi, all’occorrenza vetrati, o pannelli di separazione, in modo che ciascuno abbia il proprio spazio, circoscritto e sicuro.

Alcune serie di mobili per ufficio, come per esempio al serie Doria e la serie Delta di Centrufficio, poiché pensate a moduli, si prestano meglio di altre per poter essere riconfigurate, riadattandosi al meglio in tale circostanza.

3) Utilizzo di pannelli divisori, in plexiglass, vetro, legno o fonoassorbenti.

Attrezzare le postazioni di lavoro con pannelli divisori, in modo che ciascun operatore abbia il proprio spazio e sia al sicuro.

È possibile utilizzare i classici screen in legno, oppure i nuovissimi pannelli in plexiglass, che, grazie alla loro trasparenza, non “chiudono” e mantengono la profondità visiva degli spazi.

Non bisogna tralasciare l’acustica: grazie ai pannelli fonoassorbenti, infatti, si potrà dividere le postazioni di lavoro, per una maggiore sicurezza dei lavoratori, ma anche creare un ambiente più confortevole dal punto di vista dell’acustica, riducendo il riverbero dei locali molto aperti ed ampi e di conseguenza eventuali cause di stress per i lavoratori.

4) Stop agli ambienti open space

Agli open space e ai grandi spazi di lavoro, è il momento di preferire uffici individuali o con massimo 4-5 persone al loro interno.

È indispensabile poter garantire la distanza di sicurezza di almeno un metro tra gli operatori e che negli ambienti ci siano meno persone possibili.

Alla luce di ciò, si consiglia di riconfigurare gli uffici in modo che i corridoi abbiano una larghezza minima di 2 mt, e che gli uffici contengano un massimo di 4/5 persone ogni 20/25 mq.

Un’ottima soluzione è quella di suddividere gli open space in spazi più ridotti attraverso l’utilizzo di pareti divisorie, optando per le tipologie vetrate per evitare di creare locali angusti.

5) Smart working

Quando la divisione degli ambienti non è possibile, o quando non si può garantire a tutti i lavoratori una distanza minima tra colleghi, è bene ricorrere all’home office.

Anche lavorando da casa, però, non si devono dimenticare gli accorgimenti che si hanno in ufficio: in primis, l’utilizzo di una seduta comoda ed ergonomica che eviterà problemi lombari, cervicali e muscolo-scheletrici in genere. Inoltre, è bene ricordarsi di alzarsi almeno per 15-20 minuti ogni 2 ore: ad esempio, quando si è al telefono, ci si può alzare e camminare per qualche minuto in modo da distendere i muscoli e la schiena.

Un altro accorgimento importante nel lavoro da casa è l’utilizzo di uno spazio ad uso esclusivo del lavoro: una piccola scrivania, un tavolino, un angolo del tavolo da pranzo, ma in cui tutti gli oggetti lavorativi possano rimanere alloggiati, senza necessità di doverli spostare di volta in volta. No a postazioni improvvisate sul divano o sul piano della cucina, per intenderci. È importantissimo infine che la postazione scelta abbia un buon accesso alla luce solare, possibilmente facendo in modo di essere disposti frontalmente rispetto a una finestra.

6) Gli effetti personali

Attrezzarsi con mobili guardaroba, armadietti lockers, cassettiere, in modo che ciascuno abbia a disposizione vani chiusi dove riporre i propri oggetti personali (giacca, guanti, borsa, casco, acqua) separati da quelli degli altri e distinti da quelli destinati alle attività lavorative.

7) Reception e banconi accoglienza

Dotare le reception e le postazioni di ricevimento merci con divisori vetrati o in plexiglass, attrezzati con passacarte e passavoce. Se possibile non ricevere visitatori alla scrivania, ma creare, in prossimità dell’ingresso, uno o più locali chiusi, di dimensioni tali da mantenere le distanze sociali, dedicati agli ospiti.

8) Le nuove riunioni

Nelle ultime settimane, le riunioni si sono solo svolte solo in video-conference.

Chiaramente è indispensabile una rete internet stabile, ma, a parte questo, le video-call sono decisamente più comode.

E allora come riconfigurare le nostre sale riunioni, costituite da tavoli conferenza lunghi 4-5 metri e pieni di sedute interlocutorie?

Innanzitutto, il primo suggerimento, nel caso in cui si abbia una sala riunioni da 25-30 persone, è quello di suddividerla in due o tre ambienti diversi, in modo da creare “piccole” sale da 5-6 persone, avendo l’accortezza di posizionare le sedute ad un metro di distanza l’una dall’altra.

Ogni sala riunione dovrà essere dotata di uno schermo collegato alla rete per le video-conference, oltre che dotata di sistemi di microfoni ed audio integrati. Diventa a questo punto importante anche cercare di insonorizzare la vostra sala riunioni: per tale scopo, prediligere pareti vetrate a doppio vetro, con un abbattimento acustico intorno ai 42 db.

9) Il valore del made in Italy

In un momento come questo, è fondamentale aiutare l’economia interna. Inoltre, nel mondo del mobile e del design, il made in Italy è famoso in tutto il mondo per la sua alta qualità.

Gli arredi Centrufficio, per esempio, sono disegnati e realizzati in Italia, dispongono di tutte le certificazioni di sicurezza e stabilità, oltre che importanti certificazioni ambientali sulla composizione e lavorazione dei materiali (come ad esempio l’emissione di formaldeide).

10) Ambienti accoglienti

Nell’applicare tutte le regole e le precauzioni dettate dalla situazione contingente per rendere sicuri gli ambienti, prestare particolare cura a ricreare ambienti accoglienti e rilassanti: con la scelta dei colori, con un’illuminazione studiata, con accessori e complementi ben scelti; meglio pochi e sostituiti a rotazione, piuttosto che molti e disordinati.

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